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Novembre,5,2024

'Ndrangheta: operazione "Borderland", oltre 40 arresti a Catanzaro

Nel corso della notte, oltre 250 agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, con il concorso del Servizio Centrale Operativo e reparti di rinforzo, hanno arrestato oltre 40 persone, destinatarie di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Catanzaro a carico e accusate di associazione di tipo mafioso, estorsione, violazioni in materia di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, esercizio abusivo del credito, intestazione fittizia di beni; tutti reati aggravati dalla modalitaàmafiose e dalla finalità di avvantaggiare l’organizzazione criminale oggetto delle indagini. Sono stati inoltre sequestrati beni ed imprese riconducibili agli indagati. I provvedimenti, richiesti dalla Direzione Distrettuale Antimafia guidata dal Procuratore Capo Nicola Gratteri, hanno smantellato – si legge in una nota – la potente e pericolosa cosca di ‘ndrangheta facente capo alla famiglia Trapasso – egemone sul territorio di confine (“Borderland”) tra le provincie di Catanzaro e Crotone – e la ‘ndrina collegata dei Tropea. Dalle investigazioni sono emersi gli interessi delle cosche, con solidi legami con le cosche reggine e vibonesi oltre che con quelle crotonesi, sulle attività economiche della zona, con riguardo particolare ai numerosi villaggi turistici, una fiorente attività di esercizio abusivo del credito e di usura ed una capillare pressione estorsiva sugli imprenditori talvolta concretizzatesi nella apprensione dei beni delle vittime da parte della consorteria malavitosa.
Si e’ poi evidenziata l’infiltrazione, da parte del sodalizio, di apparati politico-amministrativi locali. I privilegiati rapporti della cosca Trapasso con le più potenti cosche della intera Regione sono attestati, oltre che dalla documentata partecipazione a summit di mafia, anche dalla presenza, registrata nel corso delle indagini, di rappresentanti della famiglia a sontuosi banchetti svoltisi in occasione dei matrimoni di alcuni appartenenti alle famiglie di ‘ndrangheta delle diverse provincie calabresi, tradizionalmente opportunità anche per il conferimento di cariche, per il consolidamento di alleanze e l’eventuale pacificazione di contrasti; allo stesso modo, testimonia della appartenenza dei Trapasso al ristretto numero delle cosche custodi della ortodossia della ‘ndrangheta, la presenza di uomini della consorteria a Polsi, in occasione degli annuali festeggiamenti della Madonna, tristemente noti per essere occasione di incontro tra esponenti delle diverse organizzazioni malavitose della Regione come pure lo spiccato interesse degli uomini di vertice del clan per la organizzazione e la partecipazione, in posizione privilegiata e di assoluta visibilità, alla cerimonie religiose dei luoghi di propria influenza.

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