“Mi spiace di dover constatare come a Roma stiano prendendo tempo su una questione che ha un’assoluta rilevanza sociale e anche amministrativa se si considera il punto di vista degli enti locali del nostro territorio nei quali questi lavoratori prestano servizio». È quanto scrive il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo in una nota ha sostegno della mobilitazione dei lavoratori Lsu-Lpu impiegati in Calabria. “Ha fatto bene l’onorevole Wanda Ferro a chiedere proprio al Governo di inserire, blindare e storicizzare con la manovra in discussione in Parlamento le risorse utili per la stabilizzazione di questi lavoratori. Mi sorprende il fatto che questa richiesta sia stata avanzata solo da una deputata dell’opposizione e non, come avrebbero dovuto, da quei senatori calabresi di maggioranza che sono stati eletti in Calabria, solo pochi mesi fa, sulla scorta di promesse che oggi si stanno rilevando giorno dopo giorno inattuabili. Non mi pare sia stata sufficiente la presenza della ministra – continua Abramo – per risolvere la questione. Quindi mi chiedo cosa pensano di fare i deputati e i senatori Cinquestelle calabresi? Qual è la loro posizione? Cosa hanno suggerito al loro vicepremier e ministro del lavoro Di Maio? Chi più di loro ha la possibilità di intervenire sul Governo per inserire nella manovra i 50 milioni indispensabili alla stabilizzazione? Gli Lsu-Lpu sono un supporto concreto e in molti casi fondamentale in per gli enti locali della regione, soprattutto per quelli più piccoli. Invece di concentrarsi su alcuni spot a cui non sono poi seguiti i fatti, la maggioranza al governo farebbe bene a pensare ai territori e ai cittadini. Bisognerà continuare a sollevarsi per avere un minimo di considerazione. Questa causa non avrà lo stesso peso politico della Tav Torino-Lione, ma i quasi 5 mila precari Lsu-Lpu calabresi hanno – conclude il sindaco di Catanzaro – lo stesso identico valore, perché se quell’opera è vitale per i trasporti, la loro stabilizzazione è vitale per il sistema sociale della nostra regione”.