“Le cronache riportano di una donna di 19 anni incinta, con al seguito anche il marito e una bimba di sei mesi, espulsi dal Cara di Isola Capo Rizzuto per effetto del Decreto Salvini, costretti a salire su un pullman che li ha scaricati di fronte alla stazione ferroviaria di Crotone, sotto la pioggia battente e salvati grazie alla Croce Rossa Italiana. Tutto ciò è inaccettabile e si pone in palese contrasto con la Dichiarazione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’Italia con legge numero 176 del 27 maggio 1991”. È quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale. “E’ evidente che i legislatori italiani – incalza il Garante – non hanno ancora recepito il fatto che qualsiasi provvedimento legislativo debba tenere sempre conto della Convenzione ONU, in qualsiasi momento ed in qualsiasi situazione, ed è compito preciso del Presidente della Repubblica intervenire per colmare questa lacuna, che nel caso di Crotone diventa violazione dei diritti umanitari al cospetto di una bimba e di un nascituro, ai quali deve essere garantita nell’immediato una sistemazione alternativa. Gettarli davanti ad una stazione ferroviaria e lasciarli al loro destino significa esporli a pericoli incalcolabili”.