Sesto sigillo consecutivo per il Rende di Ciccio Modesto che batte la Vibonese al “Marco Lorenzon” nel derby e resta in testa alla classifica del Girone C. Gara particolare per il Rende che è scesa in campo con una maglia celebrativa per il 50^ anniverasario. Maglie che andranno all’asta e sosterranno la campagna dell’AIL – CRONACA – È la squadra di Modesto a dettare il ritmo della gara e dopo aver conquistato due angoli consecutivi senza essere pericolosa, al 16′ ci prova con Rossini da fuori, ma Mengoni è attento e para senza problemi. La Vibonese si fa viva alla mezz’ora con Bubas da fuori area, ma la sfera termina a lato. Cinque minuti più tardi è nuovamente la squadra di Orlandi a rendersi pericolosa. Melillo ruba palla a centrocampo e serve Bubas che salata il diretto avversario e sfiora il vantaggio, con un tiro che lambisce il palo sinistro della porta rendese. Al 38′ è Mellilo a provarci da fuori ma senza fortuna. Al 44′ cross di Prezioso in area con Savelloni che sbaglia la presa, con Bubas che spara alto. Ci prova nuovamente Tito su calcio di punizione, al 46′, ma la sfera termina fuori. Nella ripresa a rendersi pericoloso subito il Rende con Rossini, ma Mengoni non si fa sorprendere. Al 55′ è Vivacqua ad impegnare Mengoni. Al 67′ arriva il vantaggio biancorosso. Viteritti serve in area Rossini, gran finta dello spilungone e assisti al centro per l’accorrente Vivacqua, che di testa sigla il vantaggio (1-0). Al 76′ Orlandi prova la carta Scaccabarozzi al posto di Collodel. Al 79′ triplo cambio per Modesto che toglie Viteritti, Franco e Laaribi ed inserisce Galli, Cipolla e Godano. All’86’ azione personale di Godano, che entra in area e tira, con Mengoni che si salva in angolo. Orlandi negli ultimi minuti di gara inserisce Ciani e Altobello per Finizio e Melillo. Sul finire di gara ci prova Taurino, ma Savelloni è pronto in uscita. Nel recupero si registra l’uscita di Blaze che lascia il posto a Calvanese. Al triplice fischio è festa biancorossa sotto la tribuna e applausi convinti anche da parte dei tifosi vibonesi per i loro beniamini.
