“Il Paese non può attendere” avrebbe tagliato corto al secondo Consiglio dei Ministri del nuovo Governo la Premier Giorgia Meloni, prendendo in mano e completando la lista dei 40 incarichi: 9 viceministri e 31 sottosegretari che dopo una settimana di tira e molla con Lega e Forza Italia non era ancora definita.
Lo schema complessivo conferma le previsioni della vigilia. Il 50% dei posti è stato attribuito a Fratelli d’Italia, l’altra metà è suddivisa tra gli alleati. A Forza Italia 3 viceministri e 5 sottosegretari. Alla Lega 2 viceministri e 9 sottosegretari.
Un sottosegretario, agli Esteri, Giorgio Silli, 45 anni, è stato assegnato a Noi Moderati. Le sorprese più evidenti riguardano gli Azzurri, rispetto alle richieste non c’è Giuseppe Mangiavalori. Al suo posto Maria Tripodi, 40 anni, già parlamentare di FI. A bruciare tutti sui tempi è il leader della Lega Matteo Salvini che prima ancora che la premier rendesse noti i nomi in maniera ufficiale ha diffuso l’elenco della squadra leghista. Una spina nel fianco che Giorgia Meloni contrasta soprattutto con il decisionismo di queste ore sui principali dossier.
Dalle parti di Fi richieste di chiarimenti. Raccontano che Silvio Berlusconi in persona abbia chiesto che Giuseppe Mangialavori facesse parte della squadra di sottogoverno.
A pesare nella scelta alcune indiscrezioni giornalistiche secondo cui Mangialavori sarebbe coinvolto in inchieste giudiziarie. Al suo posto, sempre per dare rappresentanza alla Calabria, Maria Tripodi non eletta alle ultime elezioni. Una scelta dettata anche dal fatto che in Calabria Fi ha fatto uno dei migliori risultati. Il Presidente Occhiuto, sempre più forte in Calabria, ha augurato buon lavoro a tutti i sottosegretari del governo Meloni, in particolare agli esponenti calabresi, e si è poi detto dispiaciuto per l’esclusione di Giuseppe Mangialavori, respinto ingiustamente per una vicenda surreale.