“Il fatto che molti cittadini calabresi vadano fuori regione per curarsi attesta che la sanità in Calabria non è delle migliori” afferma Giancarlo Cerrelli, segretario della Lega a Crotone, nel corso di un’intervista rilasciata ad Esperia TV. “Qualunque persona che conosco, quando ha un problema, va in ospedali del Nord Italia. Noi abbiamo visto come la sanità della Lombardia e del Veneto, ad esempio, che sono due regioni amministrate dalla Lega sono le regioni che offrono una sanità di eccellenza. Come mai in Calabria non è così? Forse non abbiamo medici adeguati? O perché non abbiamo strutture? O perché pensiamo che dobbiamo spremere un qualcosa. Il calabrese, il crotonese pensa che debba ricevere solo assistenza, ma non debba metterci del suo. Io credo, anzi, sono certo che abbiamo delle eccellenze anche in Calabria, ma questo commissariamento non ha portato benefici. Io non vedo che le strutture sanitarie della regione siano riuscite a decollare. Anzi noto che sia medici, sia strutture private lamentano il fatto di non poter fare prestazioni perché gli sono stati tagliati i fondi. Ma credo che invece, le eccellenze vadano incentivate, vadano messe nelle condizioni di lavorare adeguatamente. Io credo che sia fondamentale l’aspetto dell’integrazione tra il pubblico ed il privato – conclude Cerrelli – se le strutture private possono servire ai cittadini crotonesi e calabresi, di potersi curare in loco, devono essere incoraggiate, devono essere sovvenzionate perché non vedo motivi ostativi per cui non si possa fare una radioterapia qui a Crotone mentre invece bisogna andare a Catanzaro. I soldi che si spendono a Catanzaro, li si destinano a Crotone al centro privato. E questo, ovviamente, non solo per quanto riguarda la radioterapia, ma anche per le altre prestazioni. Non deve esserci una contrapposizione ma appunto una integrazione tra privato e pubblico”.