Corruzione e frodi nella sanita’ “valgono” 6 miliardi di euro l’anno, cioe’piu’ del 5% della spesa sanitaria pubblica. Che il fenomeno sia consistente lo dimostrano anche i dati della Guardia di finanza, che da gennaio 2014 a giugno 2015 ha scoperto frodi e sprechi nella spesa pubblica sanitaria che hanno prodotto un danno erariale per 806 milioni di euro, pari al 14% del danno erariale complessivo. Il prossimo 6 aprile si terra’ il primo “Integrity Day”: per prevenire e contrastare corruzione e sprechi nella sanita’. Sono 2 milioni gli italiani che hanno pagato “bustarelle” per ricevere favori in ambito sanitario. Il 54% degli italiani e’ convinto che la sanita’ nel nostro Paese sia corrotta. E’ un dato che ci pone al 69° posto su 107 Paesi nel mondo. L’Italia e’ preceduta da tutti i Paesi europei piu’ avanzati. Le differenze tra i territori nella percezione della presenza di corruzione sono notevoli. Secondo uno studio sulla corruzione nel sistema sanitario la regione piu’ trasparente e’ la finlandese Aland e nessuna regione italiana si trova tra le dieci piu’ virtuose. La meglio piazzata e’ Trento, al 39° posto, le due regioni percepite dalla popolazione come maggiormente corrotte sono la Puglia, al 189° posto, e la Calabria, al 191°. L’87% degli italiani, inoltre, pensa che nella sanita’ siano molto diffuse le frodi, cioe’ che tante persone beneficiano gratuitamente di prestazioni senza averne diritto.