Dopo le due amichevoli degli azzurri per il campionato di Serie A sarà una corsa a perdifiato fino al 20 maggio e senza soste. Dieci partite per quasi tutte tranne che per Spal, Bologna, Lazio, Juventus, Napoli e Roma che avevano giocato al sabato prima della tragedia di Astori. Per il Crotone il cammino non è affatto facile. I rossoblù giocheranno sei volte in trasferta e quattro volte in casa. E allo Scida arriveranno la Juventus e la Lazio. Vien da sé che i ragazzi di Zenga dovranno fare obbligatoriamente qualche blitz lontano da casa e i campi più abbordabili al momento sembrano quelli di Torino, Genoa e Chievo. A conti fatti occorreranno non meno di dodici punti affinchè il Crotone si possa chiamare fuori dai pericoli legati alla retrocessione ma sarà una corsa tutta in progressione e sicuramente ci saranno tanti patemi d’animo che accompagneranno i tifosi in queste dieci gare. Naturalmente occorrerà guardare anche a cosa faranno gli altri e appare lampante che il cammino più semplice lo avranno il Genoa e il Cagliari. Ma come si presenterà il Crotone a questo rush finale? Non benissimo dal punto di vista dell’organico. Budimir rischia di dire addio alla stagione dopo l’operazione al piede sinistro; Nalini per fortuna non ha accusato niente di grave dopo l’uscita di scena nella gara contro la Roma ma rimane un elemento fragile e da gestire nel migliore di modi. Rohdén, con la sua lunga assenza, sta mettendo a repentaglio anche la convocazione con la propria nazionale al mondiale. Per fortuna è tornato Tumminello a tempo pieno e la nuova posizione di Stoian potrebbe arricchire di qualità il pacchetto di centrocampo. E a proposito del romeno come si ricorderà lo scorso anno il 31 di marzo fu costretto a lasciare i compagni nel pieno della lotta per la salvezza a causa dell’infezione che lo costrinse a parecchie settimane in ospedale. Chissà che non sia lui, quest’anno il valore aggiunto che potrebbe regalare al Crotone la seconda storica salvezza?