Crescita dell’export, crescita dei livelli occupazionali, crescita degli investimenti di capitale estero. Sono alcuni degli obiettivi della Zes della Calabria individuati dal Piano di sviluppo strategico approvato dalla Giunta regionale e presentato ieri a San Ferdinando dal governatore, Mario Oliverio: la Zona economica speciale ha il suo perno nell’area portuale di Gioia Tauro per poi estendersi ad altre aree portuali della Calabria (Vibo Valentia, Crotone e Corigliano), alle aree aeroportuali come Lamezia Terme e alle aree industriali “vocate”. Sulla scorta delle esperienze di altre Zes, il Piano di sviluppo strategico della Zes calabrese delinea gli impatti economici in termini anzitutto di incremento dell’export evidenziando che la Zona economica speciale “puo intervenire sia per accelerarne la crescita, sia per diversificare i settori delle esportazioni”.
Quanto alla crescita dei livelli occupazionali, secondo il documento strategico “la Zes puo risultare uno strumento altamente efficace per la creazione di posti di lavoro: la crescita dei livelli occupazionali e comunque legata sia alla disponibilita di aree per l’insediamento di nuove imprese, sia alla crescita di quelle gia presenti nella Zes, a fronte di nuovi investimenti sui quali si applicano le disposizioni di legge in materia di Zes”.
Nel Piano della Giunta regionale si stima che l’occupazione complessiva in Calabria per le imprese insediate nelle aree Zes possa passare da 10.113 unita nel 2017 a 17.351 nel 2028 in uno scenario di Zona economica speciale, rispetto a 11.332 unita nel 2028 in uno scenario senza Zes. Si stima poi – prosegue il Piano – che la capacita territoriale delle aree destinate alla Zes possa generare una variazione di addetti, nell’ipotesi di piena occupazione delle aree e di piena attivazione degli strumenti della Zona economica speciale, pari a circa 5.680 addetti. Altri benefici che possono derivare dalla Zes riguardano l'”upgrading” industriale e il trasferimento tecnologico: la Zes – si legge nel documento strategico – “puo contribuire al miglioramento delle imprese in coerenza con l’attuazione della misura del Piano regionale dei Trasporti della Calabria che prevede l’attivazione di un Centro di ricerche su trasporti e logistica, la realizzazione di un Campus dell’Innovazione, l’implementazione di linee di ricerca di base funzionali alle attivita economiche, la promozione di start up e spin off la formazione e riqualificazione della forza lavoro. La misura, prevista per il sistema Gioia Tauro, puo essere estesa a tutto il contesto Zes in considerazione della posizione centrale che proprio Gioia Tauro, col il suo porto e il suo retroporto, assume in essa”.
Nel Piano della Giunta regionale si stima che l’occupazione complessiva in Calabria per le imprese insediate nelle aree Zes possa passare da 10.113 unita nel 2017 a 17.351 nel 2028 in uno scenario di Zona economica speciale, rispetto a 11.332 unita nel 2028 in uno scenario senza Zes. Si stima poi – prosegue il Piano – che la capacita territoriale delle aree destinate alla Zes possa generare una variazione di addetti, nell’ipotesi di piena occupazione delle aree e di piena attivazione degli strumenti della Zona economica speciale, pari a circa 5.680 addetti. Altri benefici che possono derivare dalla Zes riguardano l'”upgrading” industriale e il trasferimento tecnologico: la Zes – si legge nel documento strategico – “puo contribuire al miglioramento delle imprese in coerenza con l’attuazione della misura del Piano regionale dei Trasporti della Calabria che prevede l’attivazione di un Centro di ricerche su trasporti e logistica, la realizzazione di un Campus dell’Innovazione, l’implementazione di linee di ricerca di base funzionali alle attivita economiche, la promozione di start up e spin off la formazione e riqualificazione della forza lavoro. La misura, prevista per il sistema Gioia Tauro, puo essere estesa a tutto il contesto Zes in considerazione della posizione centrale che proprio Gioia Tauro, col il suo porto e il suo retroporto, assume in essa”.