Quarto ko per il Crotone e forse questo è quello più doloroso perché arrivato nel match clou della giornata, a casa della capolista e nel momento di rilancio dopo la vittoria con l’Ascoli. Al Vigorito la capolista fa… la capolista. Il Crotone invece non fa il Crotone. Perché? Semplice. Inzaghi scopre il nervo scoperto del Crotone che in questo momento è l’avvio di gara. E così come nella gara contro il Perugia in casa i rossoblù vanno sotto nel primo quarto d’ora e non si riprendono più. Dov’è il Crotone al quale eravamo abituati, ovvero quello che tiene per lunghi minuti il possesso della palla nella trequarti avversaria? Gara in salita dopo il rigore che Viola si guadagna mettendo a frutto la sua esperienza e la sua furbizia. Aspetta l’intervento di un ingenuo Crociata e va giù. Per l’arbitro è facile fischiare il penalty e da qui in poi la gara per il Crotone diventa una faticaccia. Infatti non funziona il palleggio, le linee di passaggio sono sempre occupate da maglie giallorosse, Zanellato non è al meglio, Barberis fa quello che può, orfano anche di Benali. Solo dal 20’ in poi i rossoblù cominciano a macinare gioco ma il Benevento costruisce due dighe strette e per Montipò il primo tempo va in archivio senza troppi pericoli nonostante il piatto sballato di Mazzotta, il diagonale sul primo palo di Crociata e la deviazione di Messias finita in curva. Nel secondo tempo Stroppa prova a cambiare qualcosa ma i risultati non arrivano. I rossoblù sono mollicci, senza nerbo e forse nessuno ha ricordato loro che le partite col Benevento si giocano con un piglio diverso. Invece niente, zero, rabbia, zero cazzimma nonostante l’incitamento dei 300 tifosi giunti fino al Vigorito. I padroni di casa sono sornione, aspettano per ripartire e lo fanno bene anche se sbagliano praticamente sempre l’ultimo passaggio. Il Crotone non si rende mai pericoloso. Montipò non fa una parata degna di nome, forse solo qualche mischia ma senza troppe paure in casa sannita. E a nulla valgono gli ingressi di Mustacchio (generoso ma pasticcione), di Vido (presente solo sul tabellino) e di Nalini che al di là della buona volontà non combina niente nei pochi minuti che gioca. Il Benevento invece è spietato e fortunato anche nei cambi perché Improta, entrato al posto di Schiattarella, chiude la gara in pieno recupero. Il Benevento scappa? Lo sapremo forse alla prossima. Il Crotone frena ancora, perde anche il secondo posto e dovrà ritrovarsi il prima possibile perché dietro non scherzano e anche perché a Benevento hanno suonato troppi campanelli di allarme. Benevento – Crotone 2-0 Marcatori Viola (rig.) all’11’ p.t.; Improta al 49’ s.t. Benevento (4-3-1-2) Montipò 6,5; Maggio 7, Antei 6,5, Gyamfi 6,5, Letizia 6; Hetemay 6, Schiattarella 6 (dal 28’ s.t. Improta 7), Viola 7,5 Sau 6,5 (dal 21’ s.t. Armenteros 6); Insigne 6 (dall’8’ s.t. Tello 6), Coda 6. PANCHINA Basit, Del Pinto, Di Serio, Gori, Kragl, Manfredini, Vokic. ALLENATORE F. Inzaghi 7 CROTONE (3-5-2) Cordaz 6; Golemic 5,5, Spolli 5,5, Gigliotti 5; Molina 5,5 (dal 39’ s.t. Nalini s.v), Zanellato 5, Barberis 5,5, Crociata 4,5 (dal 13’ s.t. Vido 4), Mazzotta 5 (dal 13’ s.t. Mustacchio 5); Messias 6, Simy 5. PANCHINA Festa, Figliuzzi, Curado, Cuomo, Bellodi, Evan’s, Gomelt, Rodio, Rutten. ALLENATORE Stroppa 5 ARBITRO Fourneau di Roma 6 ASSISTENTI Marchi 6 – Raspollini 6 NOTE paganti 2.479; abbonati 7.805. Incasso non comunicato. Tiri in porta 3-4; tiri fuori 8-13. In fuorigioco 4-1. Angoli 3-9. Recuperi 1’ e 5’.]]>