Era geloso dell’ex moglie, sospettando che avesse una nuova relazione, non riscontrata comunque dai carabinieri, e voleva riprendere il rapporto con lei, Alfonso Diletto, l’uomo che martedì sera ha ucciso Vincenza Ribecco sparandole un colpo di pistola al cuore. Una situazione che aveva provocato nella donna uno stato d’ansia anche per la sua incolumità. Diletto, nel corso dell’interrogatorio cui é stato sottoposto, ha detto di essersi recato nell’abitazione dell’ex moglie “per dialogare con lei” e che la donna lo ha “aggredito verbalmente”. L’uomo ha aggiunto di avere sparato “accidentalmente”, nel tentativo di entrare in casa, il colpo di pistola che ha provocato la morte dell’ex moglie. Vincenzina non ha aperto all’uomo quando questi ha suonato il campanello, come si era ipotizzato in un primo tempo, ma é stata assassinata con un colpo di pistola che Diletto ha sparato da dietro la porta finestra dell’abitazione, provocando la morte pressoché istantanea della donna. Uno dei due figli, che viveva con la madre, ha visto la donna riversa sul pavimento, l’ha soccorsa. Ha poi telefonato al 118 ma il personale sanitario ha constatato che la donna era già deceduta. La versione fornita da Diletto è al vaglio dei carabinieri che restano dubbiosi. Gli investigatori ritengono che l’uomo realisticamente abbia agito con premeditazione. Perché avrebbe dovuto portarsi una pistola se aveva concordato l’incontro con Vincenzina?