Vi raccontiamo una storia degna di essere trasformata in un film.
A maggio, quando la stagione del baseball nordamericano è iniziata, Jim McIngvale, titolare di una catena di negozi di arredamento, da qui il suo soprannome “Materasso Mack”, punta 3 milioni di dollari sulla vittoria finale degli Houston Astros, la squadra per cui tifa.
McIngvale non è la prima volta che scommette queste cifre, in passato aveva scommesso, e perso, 9 milioni e mezzo di dollari sulla vittoria dei Cincinnati Bengales all’ultimo Super Bowl della National Football League, vinto dai Los Angeles Rams.
Lui però afferma che, grazie a questa pubblicità, ha registrato nei suoi negozi vendite per 20 milioni di dollari. McIngvale sfrutta le sue scommesse, trasformandole in campagne promozionali legate alla catena di negozi che possiede.
THE MOMENT MATTRESS MACK WON $75 MILLION ON THE HOUSTON ASTROS
(w/ @gallerysports @Greggg_Ivory) pic.twitter.com/lvRwQr2Auf
— br_betting (@br_betting) November 6, 2022
Ritorniamo alla sua ultima scommessa, Jim McIngvale nel corso della lunghissama stagione di baseball, 162 partite, punta in diverse agenzia altri 7 milioni di dollari. Tifosisimo della sua squadra, la segue ovunque, McIngvale a Philadelhia, preso di mira da alcuni tifosi locali aveva litigato e lanciato un’anatema sulla squadra di casa. Da quell’episodio Philadelphia non ha più vinto.
In uno sport dove la scaramanzaia regna sovrana e le “maledizioni” sono entrate nella storia, una su tutte la “maledizione del bambino” legata a Babe Ruth ed ai Boston Red Sox, McIngvale è diventato il portafortuna della squadra tanto che gli Astros gli hanno fatto effettuare il primo lancio simbolico della gara decisiva, quella disputata a Houston nella notte tra sabato e domenica.
Poi, alla giocata che ha decretato la vittoria degli Astros, è stato festeggiato dal pubblico e dal personale dello stadio com un giocatore del team, anche se lui ha detto: «Gli Astros hanno fatto tutto il lavoro, io ci ho solo messo i soldi».
McIngvale ha così incassato complessivamente 75 milioni di dollari, 30 dei quali soltanto dalla singola scommessa di 3 milioni fatta a maggio: per la società che possiede il Caesars Palace di Las Vegas, dove McIngvale l’ha piazzata, è la più grossa vincita di sempre legata allo sport.