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Novembre,18,2024

Una super Reggina piega il Genoa al Granillo e si ricandida per un posto tra le grandi

Grande con le grandi dopo essere stata piccola con le piccole. La Reggina torna a vincere al Granillo e torna a fare la voce grossa. Questa volta l’impresa è enorme perché sullo Stretto ci lascia le penne il Genoa, una grande del calcio italiano, retrocessa dalla Serie A e dai più indicata come sicura protagonista nella corsa salvezza. Dopo il pareggio di Cagliari, dopo il doppio ko contro Modena e Perugia riecco la Reggina che tutti hanno apprezzato dall’inizio del campionato. La partita del Granillo è stata bella, intensa, elettrica e tiratissima fino alla fine con la Reggina sempre avanti e il Genoa ad inseguire fino all’ultimo assalto nell’ultimo degli otto minuti di recupero. Canotto l’ha sbloccata al 15’ sfruttando alla perfezione un lancio di Majer riuscendo a battere Semper. Il reclamo dei calciatori del Genoa non sortisce effetti; dal Var arriva l’ok per il vantaggio dei padroni di casa. Il Genoa di Blessin però non è squadra che si arrende facilmente comincia a pressare fino al raggiungimento del pareggio al 33’ con Aramu che sfrutta una deviazione di Gagliolo e di testa riesce a battere Ravaglia. Palla a centro, un minuto e poi Rivas è bravissimo ad infilarsi nelle maglie del Genoa dove Bani e Sabelli lo affrontano irregolarmente. Per l’arbitro Maresca è rigore e anche la revisione al Var convince il direttore di gara a mettere la palla sul dischetto. Menez però non ha la giusta freddezza e Semper lo ipnotizza, il francese tira centrale e per il portiere rossoblù appare quasi facile parare il penalty. Dopo il riposo tutte e due le squadre provano a cercare la vittoria. Il Genoa in caso di vittoria accorcerebbe sul Frosinone già in fuga e invece non ha fatto i conti con una Reggina vogliosa di vincere la partita al punto che uno scatenato Canotto dopo aver portato in vantaggio gli amaranto si procura il secondo rigore di giornata. Il suo cross dal fondo è intercettato con un braccio abbastanza largo da parte di Czyborra. Maresca indica di nuovo il dischetto ma senza andare al Var. Inzaghi cambia il rigorista e Hernani non sbaglia e porta avanti ancora una volta la Reggina. È il 9’ del secondo tempo e da questo momento il Genoa stringerà d’assedio i padroni di casa che però si difendono benissimo, senza mai soffrire e con Ravaglia che non va quasi mai in sofferenza. Il Genoa fa solo possesso, densità nella metà campo reggina ma di pericolo degni di questo nome se ne sono visti pochissimi. Fino ad arrivare al recupero di ben 8 minuti, indicati 6 dalla lavagna del quarto uomo ma poi, come spesso succede, dilatatisi nello svolgimento dello stesso recupero. Fino al liberatorio triplice fischio che certifica la giusta vittoria della Reggina che si ripropone a caccia di uno dei due posto utili per il salto diretto nella massima categoria.

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