La richiesta di Massimo Marrelli al capo di gabinetto Alfonso Celotto. E lunedì arriva il sottosegretario Fugatti
Un tavolo istituzionale per affrontare la questione Marrelli Hospital. E’ quanto è stato chiesto stamani al capo di gabinetto del ministro della salute Giulia Grillo dalla delegazione crotonese che da qualche giorno sta incontrando i vertici del Ministero della Salute. La proprietà del Marrelli Hospital, accompagnata dai propri tecnici oltre che dal presidente di Confindustria Michele Lucente, dall’assessore all’urbanistica del comune di Crotone Rori De Luca e dal professor Piercarlo Gentile, aveva incontrato mercoledì anche il sottosegretario alla salute, on. Maurizio Fugatti, che dopo avere raccolto le istanze della delegazione a sostegno della clinica, ha deciso di rendersi conto personalmente dello stato in cui versa la sanità crotonese, prima di dare delle risposte. Fugatti nella mattina di lunedì 30 Luglio, visiterà la struttura del Marrelli Hospital e successivamente nel pomeriggio anche i reparti dell’Ospedale di Crotone. Il gruppo aziendale Marrelli conta 350 dipendenti ed è supportato da medici provenienti da ogni parte d’Italia e con importanti convenzioni sottoscritte con il FatebeneFratelli San Pietro di Roma, l’Humanitas di Rozzano, il Policlinico Gemelli, ma nonostante i tanti sforzi, per il 2018 l’attuale Commissario della Salute in Calabria, Massimo Scura, ha assegnato un budget insufficiente per la dimensione e la portata della struttura:
1) per gli interventi di chirurgia, oncologia e ortopedia un budget sufficiente a coprire l’operatività per non più di sette mesi;
2) Per Tac e Risonanze Magnetiche un budget sufficiente per 40 giorni di attività;
3) Per interventi minori Apa e Pac (ernie, ginocchia, artroscopie, safenectomie, etc.) un budget sufficiente a coprire 60gg di attività;
4) Nessuna copertura per la Radioterapia, nonostante centinaia di pazienti oncologici, oggi siano già in trattamento radioterapico nel centro di crotone.
Da qui la richiesta di un intervento urgente da parte del ministero della salute. Il rischio per l’azienda è elevato ed a essere messi in discussione ci sono non solo i posti di lavoro ma anche l’interruzione dell’attività sanitaria. La questione non è di poco conto e solo l’interessamento istituzionale nazionale potrà affrontare la problematica con l’autorevolezza che merita. In attesa degli esiti della diffida stragiudiziale già inviata da otre un mese al commissario ed all’Asp di Crotone, e del successivo ricorso straordinario al Capo dello Stato, per affrontare nell’immediato il problema, per evitare i licenziamenti e non fermare l’attività sanitaria, è stata avanzata la richiesta del tavolo, con i rappresentanti dello stesso ministero, l’ASP e il commissario ad acta. In attesa del riscontro di tale richiesta e della visita del sottosegretario Fugatti a Crotone, la clinica crotonese continuerà a lavorare e a dare risposte, erogando le cure più adeguate a tutti i pazienti del territorio, fiduciosi che prima o poi una vera svolta alla sanità in Calabria ci possa essere.