Il timore di dover rinunciare a controlli ed esami, di essere più esposti al rischio di contagio a causa delle terapie, di non ricevere adeguate protezioni all’interno delle strutture sanitarie. Oltre alle preoccupazioni per le incertezze del futuro, legate in particolare alla possibile non continuità delle cure e alla situazione economica e lavorativa. Con questi sentimenti hanno convissuto e tuttora convivono durante l’emergenza Coronavirus gli oltre 3.500.000 italiani con diagnosi di tumore. Anche in Italia, nei mesi dell’emergenza, i programmi di screening sono stati temporaneamente sospesi in molte regioni italiane sia perché il personale sanitario è stato dirottato verso l’assistenza ai malati Covid sia perché la volontà di ridurre il rischio di contagio ha prevalso sulla necessità di eseguire visite ed esami diagnostici. C’è un rapporto del Gruppo di Lavoro dedicato dell’Osservatorio Nazionale Screening che fotografa lo ‘stop’ delle attività di screening nel 2020. I numeri sono eloquenti: più di un milione di esami eseguiti in meno in tutta Italia, oltre 2.000 diagnosi in meno di tumore della mammella, oltre 600 diagnosi in meno di tumore del colon, e oltre 4.000 adenomi in meno del colon-retto. Di questo ha parlato Piercarlo Gentile, direttore del Centro di RT presso l’Ospedale Fatebenefratelli di Roma e Direttore scientifico dell’UO di Radioterapia presso il Marrelli Hospital di Crotone. Intervistato da Max Giannini e Max Vitale di Radio Kiss Kiss, Gentile ha sostenuto che i ritardi nella diagnosi dei tumori produrranno numeri importanti nei prossimi anni. “La prevenzione – ha sottolineato – è stata a dir poco rallentata. Ci saranno purtroppo molte diagnosi tardive”. Per fortuna la tecnologia ha fatto passi da gigante. E la radioterapia oramai è un sistema molto efficace contro i tumori. Nuove macchine ibride, acceleratori lineari con risonanza magnetica, riescono a colpire i tumori con alti flussi radioterapici durante sedute sempre più ridotte e con precisione millimetrica. Una buona notizia che la rubrica Presa (Prevenzione e Salute) di Radio Kiss Kiss ha voluto amplificare.

