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Novembre,18,2024

Truffa sul carburante, tredici indagati e beni sequestrati

I finanzieri di Catania e i funzionari dell’Agenzia delle accise, delle dogane e dei monopoli della Sicilia hanno sequestrato beni per un valore di circa 25 milioni di euro nei confronti di 8 società, 2 ditte individuali e indagato tredici persone che si sarebbero sottratte all’accertamento o al pagamento dell’accisa su prodotti energetici, emissione di fatture per operazioni inesistenti e omessa dichiarazione dei redditi. L’indagine ha riguardato due distinti gruppi criminali che avrebbero commercializzato prodotti petroliferi illecitamente introdotti nel territorio nazionale, per poi rivenderli a basso costo. I prodotti energetici provenivano da Austria, Germania, Repubblica Ceca, Romania e Slovenia, formalmente indirizzati a due depositi in provincia di Verona e Catania, ma di fatto destinati ad altri siti di stoccaggio gestiti dagli indagati. La competitività dei prezzi praticati sarebbe stata assicurata grazie alla sistematica evasione delle imposte dovute sui prodotti energetici, in particolare all’Iva, ricorrendo a fatture per operazioni inesistenti e alla successiva presentazione di dichiarazioni fiscali infedeli.

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