Il titolare di un’impresa edile, di origini calabresi, nonostante una pregressa causa civile, che si è conclusa nel luglio 2017 che sanciva l’illegittima pretesa di 100 mila euro in aggiunta al pagamento di lavori di restauro effettuati su un immobile di proprietà di una società, si sarebbe rivolto a due corregionali incaricandoli di riscuotere anche con minacce alla vittima il denaro. I tre, a cui nei giorni scorsi i carabinieri hanno notificato altrettante ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Torino, dovranno rispondere di tentata estorsione aggravata in concorso. Le indagini, condotte tra ottobre 2018 e lo scorso gennaio, coordinate dalla Procura di Torino, hanno permesso di accertare più episodi, tra luglio e novembre scorsi, di tentata estorsione mediante ripetute minacce, appostamenti, incontri e comunicazioni telefoniche, finalizzata ad ottenere la somma indebitamente richiesta.