La storia della prima donna sindaco in Italia, Caterina Tufarelli Palumbo, ricostruita attraverso filmati e immagini di repertorio, illustrazioni animate e alcune testimonianze. Una ricostruzione proposta da “Donne di Calabria” in onda oggi alle 22.10 in prima visione su Rai Storia. A dare volto e voce alla protagonista della puntata diretta da Domenico Modafferi è Tea Falco. Camilla Tufarelli Palumbo viene eletta sindaco nel comune di San Sosti (Cosenza) a solo 24 anni, dopo le elezioni del 1946, le prime in cui le donne possono votare ed essere votate. Dopo essersi laureata in giurisprudenza a Roma, Caterina si impegna da subito per ricostruire San Sosti, piccolo borgo montano nel Parco Nazionale del Pollino. Grazie all’amicizia nata ai tempi del collegio romano con le figlie di Alcide De Gasperi, che nel frattempo era diventato Presidente del Consiglio dei ministri, ottiene i fondi per ricostruire la maggior parte delle opere distrutte dalla guerra, come il campanile, i mercati, il cinema, le scuole, e costruisce molte nuove infrastrutture che arricchiscono il paese cosentino. Mossa da un profondo senso civico e dal desiderio di supportare le classi più deboli promuove l’alfabetizzazione, la costruzione di asili nido e dell’orologio cittadino per permettere ai contadini di non lavorare oltre le ore per le quali vengono pagati. Se empatia e umiltà hanno contraddistinto il suo lavoro e la sua persona, noto è anche il suo impegno per l’emancipazione femminile, che dimostra sdoganando l’uso della bicicletta, considerato al tempo un mezzo di dubbia moralità per le donne. Una donna di fede che per oltre trent’anni è anche Presidente delle Dame di Carità, dedicandosi agli orfani, ai disabili e agli anziani. A fare da sfondo al racconto, i luoghi della Calabria in cui Caterina ha vissuto e lavorato come la sua casa a Castrovillari, Villa Katty, il borgo di San Sosti, San Giovanni in Fiore e il Santuario della Madonna del Pettoruto a cui era molto devota.

