Il derby non lo vince nessuno, tutti si sono divertiti e alla fine tutti si sono arrabbiati. Perché è venuto fuori il risultato che nessuno voleva. Un pareggio che non serve proprio a niente al Crotone, forse un qualcosa in più al Cosenza ma a guardare l’andamento della gara è una vittoria che i lupi hanno letteralmente buttata alle ortiche. In casa Crotone invece il morale è facile intuirlo. Se prima di questa partita era difficilissimo una rincorsa alla salvezza adesso sembra quasi impossibile. Solo l’aritmetica tiene in vita il Crotone che in un derby giocato davanti a 3700 spettatori e di questi un migliaio giunti da Cosenza, non aveva altro risultato che una vittoria. E invece Golemic e compagni la partita hanno rischiato di perderla per ben due volte. Partenza ok per il Crotone ma in attacco sbagliano troppo fin quando le verticalizzazioni del Cosenza portano i risultati sperati. Anche se Kongolo e Laura sbagliano due gol facili Laura raccoglie un suggerimento di Caso e alla mezzora porta avanti i suoi. Il Crotone accusa il colpo e si disunisce. A tempo scaduto Rigione segna un gol facilissimo scaraventando in porta un piatto destro su una punizione di Liotti. E la difesa del Crotone? Non pervenuta. Dopo il riposo però comincia un’altra partita. Dentro Kargbo, modulo nuovo col 4-2-4 a trazione anteriore che regala subito due gol all’8’ e al 10’. Maric ci mette la testa all’8’ sugli sviluppi di un angolo (e la difesa del Cosenza?) e al 10’ una mano galeotta di Camporese regala un rigore al Crotone dopo revisione var che Maric trasforma. Crotone sulle ali dell’entusiasmo ma il Cosenza è letale ancora con Caso che si porta a spasso mezza difesa e calcia di sinistro in porta dove Saro calcola male il tiro e la respinta debole capita sui piedi di Liotti che la butta dentro. Il Cosenza scappa di nuovo e Bisoli a quel punto pensa di blindare la difesa. Qualcuno dirà troppi difensori dentro con baricentro che si abbassa permettendo al Crotone di schiacciare gli avversari. Vigorito è bravo su un colpo di testa di Mulattieri ma al secondo di recupero ancora Maric evita la sconfitta scaraventando un pallone sotto l’incrocio dei pali per il più inutile dei pareggi.
CROTONE 3
COSENZA 3
(Primo tempo 0-2)
MARCATORI Laura (CS) al 30’, Rigione (CS) al 47’ p.t.; Maric (CR) all’8 e all’11’ (rig.), Liotti (CS) al 18’, Maric (CR) al 48’ s.t.
CROTONE (3-4-1-2) Saro 5; Nedelcearu 5,5, Golemic 5,5, Sala 5,5; Calapai 5,5, Estevez 5 (dal 23’ s.t. Kone 6), Awua 6,5, Giannotti 5 (dal 1’ s.t. Kargbo 7); Borello 5,5 (dal 23’ s.t. Marras 6); Mulattieri 6,5, Maric 8 PANCHINA Festa, Mondonico, Vulic, Adekanye, Schnegg, Nicoletti, Schirò, Cangiano ALLENATORE Modesto 6
COSENZA (3-5-2) Vigorito 6; Camporese 5,5, Rigione 6, Vaisanen 5,5; Situm 5,5, Kongolo 6,5 (dal 42’ s.t. Venturi 4,5), Palmiero 6, Ndoj 5 (dal 34’ p.t. Carraro 5,5), Liotti 6,5 (dal 33’ s.t. Hristov 5,5); Laura 6,5, Caso 7,5 (dal 33’ s.t. Millico s.v.) PANCHINA Matosevic, Pandolfi, Sy, Valocchia, Gerbo, Bittante, Larrivey, Florenzi
ALLENATORE Bisoli 5,5
ARBITRO Massa di Imperia 7
ASSISTENTI Alassio 6,5 – Imperiale 6,5
ESPULSI nessuno
AMMONITI Caso (CS), Vaisanen (CS), Liotti (CS), Awua (CR), Situm (CS) per gioco scorretto, Camporese (CS), Kargbo (CR) e Sala (CR) per c.n.r.
NOTE spettatori 3.704, incasso 19.145,50 euro. Tiri in porta 7-6. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 1-0. Calci d’angolo 10-7. Recuperi p.t. 2’, s.t. 5’.