Oltre alle sei misure di divieto di dimora, sono indagate in tutto 19 persone nell’operazione “Sistema Cosenza”, eseguita oggi dalla guardia di finanza. Le misure di divieto di dimora colpiscono l’ex direttore generale dell’Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, e i dirigenti Luigi Bruno, Giovanni Lauricella e Remigio Magnelli, oltre a Maria Marano e Francesco Giudiceandrea. Ma risultano indagati anche Massimo Scura e Saverio Cotticelli, ex Commissari alla sanità calabrese, e Antonio Belcastro, quest’ultimo ex direttore del Dipartimento salute della Regione Calabria ed attualmente soggetto attuatore per l’emergenza coronavirus. Altri indagati sono Antonio Scalzo, Gennaro Sosto, Carmela Cortese, Nicola Mastrota, Fabiola Rizzuto, Elio Pasquale Bozzo, Alfonso Luzzi, Aurora De Ciancio, Bruno Zito, Vincenzo Ferrari. “L’indagine è durata due anni e non è conclusa”, dice ha il procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo, il quale precisa che sono state effettuate molte intercettazioni telefoniche ed ambientali. Abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora e siamo appena all’inizio, ci aspettiamo nei confronti delle persone indagate ulteriori conferme e lavoreremo su queste ipotesi d’accusa. L’Asp di Cosenza – dice ancora il procuratore – gestisce somme per circa un miliardo e 200 milioni di euro l’anno e ha al suo attivo il conferimento da parte della Regione di denaro che utilizza per acquistare beni e servizi, gestire ospedali, laboratori, strutture. Ha migliaia di dipendenti ed e’ una delle più importanti d’Italia”.
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