Udienza sospesa nell’aula bunker di Lamezia Terme nel corso del processo “Rinascita Scott” alle cosche di ‘ndrangheta del vibonese.
Lo stop all’udienza è stato disposto dal collegio giudicante a causa dell’allagamento dell’aula, determinato da un infiltrazione d’acqua dal pavimento determinatasi nel corso di un temporale.
Secondo quanto è stato possibile accertare, i tombini interni non sono riusciti a contenere il forte flusso di pioggia nelle condutture, con conseguente allagamento di una parte dei locali. L’acqua ha invaso copiosamente l’aula, col rischio di toccare i fili elettrici e provocare un corto circuito.
A quel punto, dopo la segnalazione di quanto stava accadendo da parte degli avvocati, ai giudici non è rimasto altro che bloccare la deposizione di un teste e disporre la sospensione dell’udienza in modo da consentire ad una ditta specializzata di rimuovere l’acqua. Il processo riprenderà domani.
Non è la prima volta che nell’aula bunker di Lamezia, costata quattro milioni e mezzo di euro, si verificano disagi. Dalla presenza di topi e dalle infiltrazioni d’acqua dal tetto, all’impianto di condizionamento dell’aria fuori uso per tutta l’estate ed a quello di riscaldamento, andato spesso in tilt. A tutto questo si aggiunge l’umidità che in alcuni punti ha danneggiato le pareti. Ci sono stati disservizi, inoltre, nell’attività di pulizia, all’interno ed all’esterno dell’aula, con la conseguenza di un accumulo di polvere sui banchi dei pubblici ministeri e dei difensori e la presenza di sterpaglie nell’area esterna, che richiamano sciami di insetti.
Nell’area, inoltre, non c’è alcun punto di ristoro e non c’è personale sanitario, con i rischi che ne conseguono per la tempestività di eventuali interventi di assistenza e soccorso.