In Calabria la “Settimana Santa” è un momento religioso vissuto con intenso trasporto, nel quale la devozione dei fedeli si manifesta spesso in ritualità di grande suggestione, con cerimonie di forte impatto emotivo dove si mescolano, fino a fondersi, culto e folklore. In scena a Settingiano “A Pigghiata”, rappresentazione della passione di Gesù Cristo. Portata in scena dalla compagnia teatrale “I settingianesi” l’opera, in lingua antica, fa rivivere tutti gli eventi che precedettero la morte di Cristo, è tratta da un antico manoscritto del 1600, tramandato fino ai giorni nostri, e realizzato illustri autori tra cui Morone e Dia. È divisa in due parti, la parte cosmica, in cui gli angeli dell’inferno sono convocati da Lucifero per contrapporsi alla decisione presa da Dio di redimere l’umanità, inviando Belzebù per tentare di cambiare idea a Gesù. La parte surreale, in cui si susseguono gli avvenimenti più importanti tra le quali ingresso a Gerusalemme, acclamato dalla folla, il consiglio dei sommi, l’ultima cena, l’incontro con maria e la deposizione. L’opera si allestisce ogni sette anni da appassionati delle tradizioni, numerosi tra i settingianesi che collaborano partecipando direttamente alla rappresentazione o preparando le strutture, le scenografie e quant’altro necessario. Un lavoro che ha visto la regia di Mario Felicetta, che da anni si impegna nel dirigere la messa in scena, sotto la direzione artistica di Alessandro Borello, attore in altre precedenti edizioni. In scena per tutto il giorno di Venerdì Santo, l’opera in serata diventa itinerante per le vie di Settngiano con la tradizionale Via Crucis. “Sono emozionato ed orgoglioso”, ha dichiarato Rodolfo Iozzo sindaco del comune catanzarese, che insieme all’amministrazione comunale si è impegnato a sostenere l’evento, che nel corso dei decenni ha sempre riscontrato un grande pubblico.