Il calendario utilizzato in tutto il mondo è stato ideato da un calabrese: Luigi Lilio. Alla presentazione del volume (edito da BeccoGiallo e a cura di Sieglinde Borvitz) intitolato “Luigi Lilio. Il dominio del tempo”, programmata per lunedì 7 agosto alle 18.30 a Sersale e organizzata dall’Amministrazione comunale di concerto con la Riserva Naturale Valli Cupe, parteciperanno gli autori Giuseppe Capoano e Francesco Vizza. Luigi Lilio è colui il quale ha organizzato per papa Gregorio XIII il calendario gregoriano. È stato il medico, astronomo e matematico nato a Cirò nel 1510 a dedicarsi ai calcoli e all’analisi astronomica della volta e ad essere riuscito a raccordare e a coordinare il moto del sole con quello della luna, cioè collegare l’anno solare a quello lunare, ma soprattutto di avere destinato un unico giorno fisso, e sempre lo stesso nei secoli, per l’equinozio di primavera determinandone per sempre la data al 21 marzo. Il volume, un elegante e suggestivo “fumetto d’autore” è l risultato della ricerca storico-scientifica di Francesco Vizza, direttore dell’Istituto di Chimica dei Composti Organo Metallici (Consiglio Nazionale delle Ricerche – ICCOM CNR) e si avvale dei disegni di Giuseppe Capoano. Con freschezza e cognizione di causa si ripercorre la vita di Lilio dall’infanzia fino a tarda età, i suoi studi a Napoli, la sua attività di docente a Perugia e la genesi della riforma del calendario, cercando di spiegare perché sono stati cancellati 10 giorni dalla storia dell’umanità. Dall’alba della civiltà al 1582 tutti i popoli hanno cercato invano di sincronizzare perfettamente le date del calendario con i cicli delle stagioni. Solo Luigi Lilio, ideatore del calendario gregoriano, vi riuscì. Quello di Lilio era un compito arduo da svolgere poiché ai suoi tempi mancavano le leggi dei modelli planetari, i metodi della fisica e gli strumenti della matematica, che vedranno la luce pochi anni dopo grazie a Keplero, Galileo e Newton. La scelta di discutere del volume a Sersale non è solo dettata dal fatto che l’epicentro della Riserva Valli Cupe dispone di un planetario digitale che dopo quello di Reggio Calabria è il più grande della regione, ma anche per l’interesse verso l’astronomia cresciuto dopo la realizzazione di un museo (alla Porta del Parco) dedicato al tema anche per il fatto che sulla luna c’è un cratere intitolato a Sersalis dall’Unione astronomica internazionale. La manifestazione prevede intermezzi musicali a cura di Antonio Scaramuzzino (mandolino) e Vincenzo Ventua (chitarra). Introduce e modera, dopo i saluti del sindaco Salvatore Torchia e del delegato alla Cultura Tommaso Stanizzi e l’intervento del direttore della Riserva Carmine Lupia, la giornalista Anna De Fazio.