Avevano realizzato all’interno di un capannone a Santa Sofia d’Epiro, in provincia di Cosenza, una vera e propria struttura per la coltivazione e la produzione di droga: quattro persone, tre delle quali di nazionalità cinese e un italiano, sono state arrestate dagli agenti del Commissariato di Ps di Corigliano-Rossano, diretto da Giuseppe Zanfini, che hanno sequestrato più di 240 chilogrammi di marijuana.
Da qualche giorno i poliziotti avevano individuato il capannone nella zona industriale della cittadina e dopo avere informato la Procura di Castrovillari, che emetteva un decreto di ritardato sequestro, hanno attuato un monitoraggio costante dei luoghi con l’ausilio anche della Squadra Mobile di Cosenza.
Alle prime luci dell’alba è stato notato un movimento “anomalo” di automezzi, un’auto ed un furgone, e l’arrivo di tre persone, due donne di nazionalità cinese ed un italiano.
Il conducente del furgone è entrato nel capannone e ne è uscito dopo mezz’ora per poi allontanarsi ed essere successivamente fermato e identificato nella zona industriale di Corigliano Rossano. Bloccate anche le due donne che erano pronte a lasciare la zona a bordo della loro auto.
Durante la perquisizione nel capannone è stata individuata una quarta persona, un uomo di nazionalità cinese che aveva tentato di nascondersi sotto alcuni materassi. All’interno della struttura sono state trovate delle serre adibite alla coltivazione e produzione di marijuana, complete di tubi di aspirazione, bidoni di fertilizzanti, materiale elettrico, pompe di aspirazione. Trovati anche termometri per il controllo costante della temperatura, lampade alogene e una macchina per la triturazione del materiale allo scopo di facilitarne il confezionamento. Inoltre si è scoperto un sistema di filtraggio dell’aria. Si stima che nel capannone, nella disponibilità di uno degli indagati dal 2022, siano stati realizzati diversi cicli di produzione con un giro di affari milionario. (ANSA).