“Il decreto Calabria è stato approvato dall’Aula del Senato rispettando i temi che auspicavamo, e adesso andrà alla Camera per il via libera finale. Nel passaggio parlamentare il provvedimento ha ricevuto importanti miglioramenti che ci permetteranno di cogliere al meglio le opportunità messe in campo da questa norma”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. Innanzitutto si interviene sulla governance delle Aziende: il testo uscito dal Consiglio dei ministri permetteva al commissario ad acta di nominare i commissari delle Asp e delle Ao; adesso, con le modifiche introdotte, sarà possibile nominare anche i direttori generali. Ma la novità più importante riguarda la possibilità di intraprendere azioni esecutive a carico delle aziende sanitarie. Una sentenza della Corte Costituzionale sembrava avere reintrodotto questa possibilità. Ma il Senato è intervenuto con una specifica modifica, approvata nel cosiddetto decreto Calabria, stabilendo che le azioni esecutive sono sospese fino al 31 dicembre del 2023. Si potranno fare solo quelle che riguardano crediti da lavoro e crediti risarcitori. Le Aziende sanitarie calabresi potranno dunque ripianare i propri debiti senza il rischio di incorrere in operazioni di pignoramento o di recupero coatto da parte dei creditori. Per Occhiuto “una buona notizia che ci permetterà di concludere con tranquillità ma anche con tanta determinazione l’azione intrapresa dal governo regionale, con la fattiva collaborazione della Guardia di Finanza, per l’accertamento del debito della sanità calabrese, per sanare i bilanci, pagare coloro che devono essere pagati, e ripartire con programmazioni e investimenti”.