I dati che lo stesso Ufficio del Commissario alla Sanità ha dovuto ufficializzare, sui debiti accumulati dal sistema sanitario calabrese nel 2016, hanno innescato discussioni riflessioni e tanta rabbia da chi sta sostenendo da anni che Massimo Scura non è all’altezza del compito. E tanti non comprendono come mai il Commissario sia ancora a palazzo Alemanni, dopo una bocciatura così evidente del suo operato.
Nel frattempo, col passare dei mesi, si aggrava la situazione in cui versa il Marrelli Hospital e tutte le aziende del Gruppo. E per questo che, dopo i Sindaci, i 300 dipendenti del Gruppo imprenditoriale crotonese hanno scritto anche a Prefetto, Confindustria e Sindacati; per chiedere sostegno nelle prossime ore, quando è ormai certo che scenderanno nuovamente in piazza per protestare contro le scelte sbagliate di Scura.
300 i milioni che ogni anno ci costa la mobilità passiva. 100 i milioni di debito accumulati nel 2016 per la gestione del sistema sanitario. E nel 2017 e 2018 i conti peggioreranno. Cosa aspetti ancora il Governo a mandare a casa Scura, è davvero un mistero.
La situazione è molto grave – fanno sapere i 300 collaboratori. L’attività chirurgica al Marrelli Hospital è destinata ad essere nuovamente sospesa; la radiologia dal 1 agosto è tornata ad essere un servizio a pagamento: la radioterapia attende di essere accreditata e alla PET è già stato negato l’accreditamento.
I 300 si stanno preparando a protestare nuovamente. Roma, Catanzaro o Crotone, le manifestazioni saranno ancora più eclatanti.
Ecco perché hanno chiesto aiuto a Sindaci, Prefetto e corpi sociali. Dopo quarant’anni di attività, il Gruppo rischia di dover sospendere i servizi a tutela della salute. E meno servizi significa impoverimento di tutto il territorio. I 300 collaboratori sono alla ricerca di un sincero e totale coinvolgimento della collettività tutta. Perché il rischio non è solo quello di perdere un posto di lavoro, ma di rendere questa provincia ancora più povera di quello che è.