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Novembre,15,2024

SANITA', COTTICELLI ORDINA: "NIENTE ASSUNZIONI O DENUNCIO"

Niente assunzioni fino a nuovo ordine. Medici, infermieri, amministrativi oss: niente di niente, nemmeno se si è vincitori di concorso. C’è una sola deroga, e vale per il personale destinato ai reparti calabresi di emergenza urgenza. La linea della struttura commissariale è conseguente alle scelte del Tavolo interministeriale che si occupa dei conti del sistema sanitario calabrese. Il verbale del tavolo adduce è del 4 aprile scorso. Lì risulta che c’è un buco di 160 milioni per la gestione 2017, e che i livelli essenziali di assistenza sono molto al di sotto della media nazionale dei 160 punti. Ma molto del merito o del demerito – dipende dai punti di vista – di questo blocco totale formalizzato dalla direttiva Cotticelli è dovuto ad alcuni articoli apparsi nei giorni scorsi su alcuni organi di informazione, in cui si parlava di presunte assunzioni di avvocati nell’asp di Cosenza, insinuando che sarebbero stati gli ultimi fuochi degli attuali dirigenti scelti dalla Regione, prima che vengano sostituiti dai Commissari nominati dal Governo per gestire anche le aziende sanitarie. La direttiva di Saverio Cotticelli è arrivata sui tavoli delle asp calabresi, su quello della commissione prefettizia che gestisce l’asp di reggio e infine nell’ufficio del direttore generale del dipartimento salute Antonio Belcastro. Con la direttiva sono tutti diffidati dallo stipulare contratti dirigenziali o immissioni in ruolo di personale, anche se sono vincitori di concorso. E non si possono utilizzare neanche le graduatorie vigenti. Tutto quello che ha già prodotto il precedente Commissario Massimo Scura sarà vagliato da Cotticelli e Schael e successivamente confermato o cancellato. E se qualcuno fa il furbo –  fanno sapere i due commissari – le carte saranno trasmesse alla magistratura penale. Il decreto speciale del Governo sulla sanità calabrese non è ancora entrato in vigore, ma nel frattempo il Presidente della Regione Mario Oliverio – nel corso dell’ultima seduta del consiglio regionale – ha reso noto di averlo impugnato davanti alla corte costituzionale.

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