Una ordinanza cautelare ha infatto modificato la decisione del TAR Calabria, accogliendo il ricorso della Regione Calabria che si era scagliata contro la Convenzione a pagamento sottoscritta dai Commissari con Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari. Sulla vicenda della convenzione tra Agenas e Commissari si era consumato uno scontro molto aspro che ha visto la Regione determinata a sostenere la illegittimità dei Commissari a sottoscrivere contratti a pagamento per conto della Regione. Una Regione che ha sempre sostenuto che l’Agenas svolge, per proprie funzioni istituzionali, attività di supporto alle Regioni. I Commissari, non curanti di queste osservazioni, hanno proceduto lo stesso con due decreti, pur di raggiungere l’obiettivo prefissato. Nonostante la decisione del Presidente Oliverio di impugnare i Decreti, Scura ed Urbani hanno sottoscritto la convenzione. Il compenso previsto in 200 mila euro all’anno – scrive il Consiglio di Stato – aggraverebbe la situazione di dissesto finanziario in cui si trova già la Calabria. Il delegato in materia Franco Pacenza si è chiesto il perché tanto accanimento, considerato anche che in quei mesi l’Agenas era priva dell’assetto istituzionale e che la Regione aveva rappresentato la necessità di una interlocuzione istituzionale con Agenas. L’obiettivo non era un supporto di Agenas alle attività sanitarie regionali, bensì garantire da parte di Urbani e Scura una convenzione a pagamento. Quegli atti ora vanno revocati e quelle obbligazioni non saranno mai onorate dalla Regione ed anche Agenas dovrà prendere definitivamente atto che il proprio interlocutore è la Regione. “Già nei prossimi giorni, per come abbiamo fatto in precedenza – conclude Pacenza- rappresenteremo al neo Presidente dell’Agenas Colletti, la necessità di costruire un rapporto fecondo tra l’Agenzia e la Regione”.