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Novembre,15,2024

SAN GIOVANNI IN FIORE, SANITÀ: LACAVA SCRIVE A COTTICELLI

La situazione della sanità a San Giovanni in Fiore con l’ultimo capitolo che riguarda una missiva inviata dal presidente del consiglio comunale Domenico Lacava al commissario ad acta Saverio Cotticelli. Lettera che è stata inviata anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una lettera dai toni molto critici in cui si dice che “dopo oltre un mese da quando il 23 luglio ha inteso ricevere la delegazione comunale di San Giovanni in Fiore presso il suo studio sito nella sede della Regione Calabria, nulla è cambiato. Quel pomeriggio ricordo che un uomo che si definì delle istituzioni assunse rispetto alla delegazione comunale di San Giovanni in Fiore impegni seri. Ci disse, utilizzando le sue parole, ‘dell’ospedale di San Giovanni in Fiore mi occuperò io personalmente, avete la parola di un Generale dei carabinieri’. Durante quell’incontro, mi ricordo che le sensazioni furono – continua Lacava – positive ma contrastanti, dentro di me pensai, possibile che un generale dell’Arma dei Carabinieri, che rappresenta lo Stato, può pensare minimamente di assumere obblighi che poi non potrà adempiere. Alla fine dell’incontro, ricordo, che anche gli altri membri della delegazione, mi confessarono di avere avuto le stesse impressioni. Nel ritornare a San Giovanni in Fiore, durante il lungo tragitto, l’oggetto della discussione fu proprio la frase da lei pronunciata. Tutti si dissero in qualche modo sorpresi dal quel suo impegno: possibile, dicemmo, che un Generale dei carabinieri, che rappresenta lo Stato, ha potuto prendere in giro una delegazione ufficiale del comune di San Giovanni in Fiore. Ebbene, ad un mese di distanza, dobbiamo prendere atto che lei con il suo sorriso e le sua disponibilità ha preso in giro una comunità che merita rispetto. Ha preso in giro il sindaco di una città e i componenti del consiglio comunale che assieme al sindaco facevano parte della delegazione. Si dimetta anche lei, mi creda, la Calabria ed i calabresi hanno bisogno di fatti e non di parole; hanno bisogno di risposte in termini di servizi. Forse, lei che non è calabrese, non si rende conto – conclude Lacava – dell’offesa fatta ai cittadini sangiovannesi; per noi l’ospedale e i servizi sanitari territoriali, che le abbiamo elencato e che vorremmo trattenere, rappresentato il prius per rimanere nel nostro Paese”.

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