“Noi non abbiamo mai abbassato la guardia, né abbiamo mai smesso di lottare per avere a San Giovanni in Fiore una sanità efficiente ed efficace capace di assicurare il diritto alla cura dei cittadini. Per cui chi oggi si strappa le vesti attaccandoci sull’iniziativa di martedì 9 luglio davanti alla sede dell’Asp di Cosenza per chiedere che vengano garantiti i Livelli Essenziali di Assistenza alla comunità florense è un demagogo ed un detrattore che fa battaglia politica sulla pelle dei cittadini”. E’ quanto afferma il sindaco di San Giovanni in Fiore, Pino Belcastro, che ribadisce la linearità dell’azione politico-amministrativa sulla sanità cittadina portata avanti da sempre e, soprattutto, negli ultimi 4 anni alla guida del Comune. “Agli immemori – sostiene il sindaco Belcastro – ricordiamo che quando ci siamo insediati abbiamo trovato un pronto soccorso da chiudere. Oggi è un presidio tra i più funzionali ed efficienti della Calabria. Questo risultato è la conseguenza di una battaglia dura e determinata combattuta a suon di carta bollata, portata avanti anche contro chi nella nostra città pur di contrastare l’attuale governo regionale non ha avuto remore a strumentalizzare atti e fatti che, invece, parlano chiaro tanto che ci hanno permesso, per come detto, di raggiungere l’obiettivo di avere nel nostro territorio un pronto soccorso degno di questo nome, completamente ristrutturato e fornito di macchinari di ultima generazione per il quale sono stati spesi ben 600mila euro”. “Quattro anni fa- prosegue Belcastro – nel nostro ospedale non era presente un ambulatorio di ginecologia. Oggi, a seguito di battaglie democratiche ma rigorose, perché non ci ha regalato niente nessuno, abbiamo un ambulatorio di ginecologia guidato da un professionista serio ed apprezzato che presta assistenza alle donne in gravidanza fino al nono mese. Non avevamo ed oggi abbiamo un ambulatorio di oncologia. Oggi nel nostro ospedale viene somministrata la chemioterapia, evitando a tantissimi sangiovannesi i viaggi della speranza verso altre realtà territoriali. Avevamo un reparto di radiologia vecchio e con strumentazione obsoleta mentre oggi è un reparto degno di questo nome perché è stato ristrutturato e dotato di attrezzature di ultima generazione”. “Chi non ricorda, inoltre – incalza il primo cittadino – che si voleva chiudere il laboratorio di analisi cliniche? A tal fine Scura aveva già fermato il DCA. Una decisione quella della chiusura del laboratorio che non abbiamo esitato a definire folle e scellerata e contro la quale ci siamo opposti non risparmiando niente a nessuno, contrastando con la forza del cuore e della ragione le giustificazioni che ci sbatteva in faccia l’allora commissario ad acta alla sanità e dimostrando che San Giovanni in Fiore aveva i numeri affinchè rimanesse aperto il laboratorio di analisi cliniche. La lista delle nostre battaglie per ottenere un miglioramento del sistema sanitario cittadino è ancora lunghissima. Senza, quindi, entrare nel merito delle vicende, ricordo solo i risultati ottenuti: è stata firmata la delibera per la ristrutturazione del reparto di medicina, la chirurgia è stata dotata di attrezzature di ultima generazione e sono stati avviati nuovi percorsi non ancora, però, completati. Mi riferisco, per esempio, alla convenzione con il Mater Domini di Catanzaro per avere la consulenza di chirurghi dell’università, contro cui si è fatto di tutto al fine di affossarla. Avevamo intrapreso, inoltre, la possibilità di avvalerci della collaborazione del prof. Giuseppe Brisinda per interventi chirurgici presso il nostro ospedale, su cui non molliamo. Si doveva realizzare la piattaforma per l’atterraggio dell’elicottero nelle ore notturne. Un impegno quest’ultimo disatteso per responsabilità del Dipartimento Salute della Regione. Lo abbiamo detto chiaramente ieri e lo ribadiamo anche oggi, perché sulla salute noi non facciamo sconti a nessuno. Per cui continueremo a chiedere la realizzazione dell’elisuperficie, lo faremo rivolgendoci direttamente al Presidente Oliverio e non demorderemo fino a quando non la otterremo”. “Le cose, però, ultimamente – prosegue Belcastro – sono precipitate e non lo si può nascondere. La cardiologia funzionava a meraviglia con oltre 4800 visite specialistiche all’anno e oggi è in forte sofferenza! La medicina del territorio ogni giorno perde specialisti. Non riusciamo ad avere i due medici per il reparto di medicina; non riusciamo ad aprire la lungodegenza per mancanza di medici, oss e infermieri. È stato chiuso l’ufficio ticket all’ospedale e non hanno intenzioni di riaprirlo. Rispetto a queste nuove problematiche non abbiamo perso tempo. Oltre alle mie personali visite di protesta, educata e democratica, presso gli uffici dell’Asp di Cosenza, abbiamo inviato due lettere al Commissario ad acta Cotticelli senza ricevere, ad oggi, alcuna risposta. Un silenzio assordante che mortifica la nostra comunità rispetto, peraltro, a servizi quotidiani ed impellenti, come l’ufficio ticket che sta creando enormi disagi soprattutto agli anziani. Ci siamo sentiti in dovere, pertanto, di aprire una nuova vertenza con l’Asp e l’ufficio del Commissario affinché si diano risposte certe alla nostra popolazione”. “Sulle problematiche della sanità – conclude il sindaco di San Giovanni in Fiore – noi non abbiamo mai fatto sconti a nessuno e mai ne faremo, né consentiremo di farla diventare terreno di scontro politico a fine elettoralistico. Sulla sanità, lo abbiamo sempre detto, non può sventolare alcuna bandiera di partito, ma solo quella del tricolore che richiama la nostra carta costituzionale, in cui è scritto a chiare lettere che la salute è un diritto inviolabile dell’essere umano”.