Dichiaravano di essere nullatenenti ma possedevano 24 case, 32 auto e una barca a vela. Per questo motivo i militari della Guardia di finanza di Roma hanno sequestrato tra le province di Roma, Reggio Calabria, Frosinone, Latina, Livorno e Milano, un ingente patrimonio mobiliare e immobiliare del valore complessivo di circa 10 milioni di euro riconducibile a una famiglia di origini calabresi dedita alla commissione di diversi reati. I beni sequestrati sono risultati, a vario titolo, nella disponibilità della famiglia Mercuri, nucleo familiare da anni residente in Roma e provincia, composto da Francesco Mercuri, capostipite «imprenditore» ottantottenne, dalla moglie Carmela Fazzari ottantenne e dai due figli Giuseppe Mercuri, 53 anni – attualmente in carcere – e Angelo Mercuri, 51 anni, tutti gravati, a partire dagli anni ’80, da numerosissimi precedenti penali e numerose sentenze definitive di condanna per reati contro il patrimonio, l’economia e la fede pubblica commessi, anche in forma associativa, nella provincia di Roma. Il provvedimento, eseguito dalla compagnia di Frascati, costituisce l’epilogo di complesse indagini economico-patrimoniali condotte, ai sensi del codice Antimafia, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, e si fonda sul riconoscimento, a carico dei proposti, di un’allarmante pericolosità sociale, in quanto “stabilmente dediti al compimento di attività delittuose compiute, nel corso di svariati anni, in forma associativa e altamente remunerativa”. Gli accertamenti compiuti dai finanzieri hanno, quindi, consentito di riscontrare – oltre all’escalation di condotte criminose della famiglia, e quindi la loro eccezionale propensione a commettere reati (tra i quali furto, truffa, simulazione di reato, contrabbando, riciclaggio, ricettazione) – un rapporto di particolare sproporzione tra i redditi, pressoché inesistenti, dichiarati dagli stessi e dai propri nuclei familiari e il patrimonio, costituito da 24 beni immobili, tra villa, appartamenti e terreni, 32 autovetture, un’imbarcazione a vela, conti correnti, quote societarie, capitale e un intero compendio aziendale costituito da cinque società operanti nei settori immobiliare e del commercio di autoveicoli, effettivamente riconducibile alla famiglia che, di conseguenza, è stato sottoposto a sequestro in quanto ritenuto acquisito con proventi delle attività illecite. Dalle indagini svolte dalle Fiamme gialle dei Castelli, oltre alla titolarità di società immobiliari e di vendita di automobili, in capo ai fratelli Mercuri è emersa la gestione di un noto locale della movida romana, sito in zona Tiburtina, particolarmente attivo nell’organizzazione di eventi e concerti, anch’esso sequestrato oggi. Numerosi sono poi i riscontri sull’altissimo tenore di vita tenuto dalla famiglia Mercuri, frequentatrice assidua di esclusivi club in località marittime, spesso raggiunte a bordo della barca a vela “CiuCiu”, definita dallo stesso Angelo Mercuri sui social network “un’imbarcazione foriera di grandi emozioni”.