È stato rinviato al 14 dicembre prossimo il processo d’appello, denominato “Breakfast”, che avrebbe dovuto avere inizio oggi a Reggio Calabria a carico di Claudio Scajola, ex ministro dell’Interno ed attuale sindaco di Imperia, imputato di procurata inosservanza della pena in favore dell’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena, morto il 16 settembre scorso presumibilmente a causa di un infarto a Dubai, dove si era rifugiato da dieci anni dopo essere stato condannato in via definitiva a tre anni di reclusione, a conclusione del processo “Olimpia”, per concorso esterno in associazione mafiosa. In primo grado Scajola è stato riconosciuto colpevole e condannato a due anni di reclusione. Nel processo è imputata anche l’ex moglie di Matacena, Chiara Rizzo, che è stata anche lei condannata (un anno) con la stessa accusa di procurata inosservanza della pena. L’ex ministro dell’Interno, nell’ambito dell’inchiesta sfociata nel processo, coordinata dal Procuratore della Repubblica aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, era stato anche arrestato nel 2014 dalla Dia.