“Oggi presentiamo risultati di un lavoro di squadra di una Giunta impegnata in maniera sinergica”. Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto, affiancato dalla vicepresidente Giusi Princi e dall’assessore Tilde Minasi, nel corso della conferenza stampa indetta a Reggio per fare il punto sui primi 100 giorni al governo della Calabria. Il presidente Occhiuto ha annunciato che la Regione ha riprogrammato le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione. Tra le novità il finanziamento di 65 milioni di euro, per la realizzazione della strada per il Santuario della Madonna della Montagna a Polsi. “Un’esigenza – ha detto – della quale si parlava fin dagli anni ’90. Da allora molti nostri territori hanno accumulato un credito straordinario nei confronti dello Stato. Polsi, in questo caso, rappresenta un asset importante del turismo religioso nella nostra regione”. Il presidente ha anche annunciato la disponibilità di un’altra quota per una tratto della SS106, e il finanziamento dei collegamenti Campo Calabro-San Roberto e per la Reggio Calabria-Cardeto. A proposito di Gambarie, Occhiuto ha parlato di “un grande attrattore turistico dove la Regione può investire per integrare la seggiovia da trasformare, in prospettiva in una cabinovia”. Sui trasporti, l’annuncio dell’avvio di una interlocuzione con il management di ITA perché riveda la decisione di sospendere il collegamento con Milano da Reggio Calabria, a partire dal 27 marzo. “Da Commissario alla sanità ho trovato – ha detto – una situazione peggiore di quella che immaginavo”. Ha poi elencato i centri della provincia dove saranno realizzati presidi sanitari territoriali, case della salute, case di comunità, centri operativi territoriali. Si interverrà sulla carenza di personale e sul superamento del deficit amministrativo dell’Asp reggina, nella gestione dei concorsi con l’Agenas; 86 milioni di euro “trovati nei cassetti e mai utilizzati’ saranno spesi per attrezzature mediche di cui molti centri sono carenti o totalmente sprovvisti. Infine, l’idea di dar vita ad un Polo di Pediatria regionale, sulla base di un accordo da sottoscrivere con l’ospedale Bambino Gesù di Roma e lo sblocco dei finanziamenti per i Poli dell’infanzia.