Prima la definizione dello scacchiere delle grandi città, con l’individuazione dei sindaci di Roma e Milano in testa, poi il focus sulla Calabria. Sono tante le caselle che il tavolo dei leader del centrodestra deve fare incastrare prima di indicare ai calabresi chi sarà il candidato a governatore. Il nome di Roberto Occhiuto proposto da Forza Italia come naturale prosecuzione dell’esperienza di Jole Santelli non è mai stato ufficializzato come candidato della coalizione e deve fare i conti con le rivendicazioni degli alleati, in uno scenario politico che in un anno è profondamente mutato, sia nella composizione della maggioranza di governo che nel peso specifico dei partiti, almeno a dar retta ai sondaggi, che proiettano un forte ridimensionamento di Forza Italia, e una eccezionale crescita di Fratelli d’Italia, che capitalizza la scelta di restare all’opposizione del governo Draghi diventando il secondo partito italiano. Anche Giorgia Meloni ha un nome sul tavolo della coalizione ed è quello di Wanda Ferro, vice capogruppo alla Camera e coordinatrice regionale del partito, mentre Matteo Salvini potrebbe giocare la carta Nino Spirlì, che nonostante le smentite di circostanza non disdegnerebbe la possibilità di restare al decimo piano della cittadella. Se questo è un obiettivo anche della Lega potrebbe dirlo lo stesso Salvini, che a sorpresa ieri sera ha annunciato alla Gruber la sua presenza domenica a Zambrone per gli stati generali del carroccio calabrese. Sempre a La7 il leader della Lega ha confermato l’unità del centrodestra e la comune volontà di vincere le amministrative. La prossima settimana ci saranno i nomi, si spera anche quello del candidato a governatore della Calabria.

