Avremo un nuovo Governatore eletto dal popolo l’undici aprile? La domanda resta ancora senza risposta. Ma intanto il Ministero dell’Interno produce un documento col quale chiede ai Sindaci di trovare postazioni alternative alle scuole dove ospitare i seggi elettorali. E siccome il facente funzioni Nino Spirlì le ha decretate, ecco che Lamorgese ha dettato le cosiddette formalità preliminari al voto. Che in sé non vogliono dire nulla di concreto. I partiti, tutti, sono ormai convinti che sia meglio rinviare a settembre. Tant’è.
Una circolare inviata dal Viminale ai prefetti ha ricordato che attualmente sul territorio nazionale l’88% dei 61.562 seggi elettorali si trova all’interno di edifici scolastici. Già l’anno scorso, alle elezioni del 20 e 21 settembre, furono spostati in sedi diverse dalle scuole 1.464 sezioni elettorali distribuite in 471 comuni. In altro documento però è stata confermata la data delle regionali in Calabria: 11 aprile. Gli Interni hanno dettato tutte le formalità di rito che dovranno essere osservate in vista della chiamata alle urne. Nella circolare numero 3 c’è scritto che i responsabili degli uffici elettorali dei Comuni dovevano provvedere entro il 23 febbraio a cancellare dalle liste elettorali le persone che si siano trasferite in altro Comune. Ed entro il 25 dovevano iscrivere gli elettori che hanno cambiato residenza nelle nuove liste. Incombenze che non cristallizzano il voto dell’11 aprile. A questo proposito a Roma circola voce che tutti i partiti o quasi vorrebbero celebrare le elezioni quanto prima. Se non l’11 aprile, entro giugno al massimo.
REGIONALI 2021: NON SI SA ANCORA QUANDO, MA NON VOTEREMO NELLE SCUOLE
