Un neonato di pochi giorni, in pericolo di vita, per il quale si è reso necessario un intervento specialistico presso l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, è stato trasportato con un volo dell’Aeronautica militare. La richiesta, come previsto dalle procedure di urgenza per questo tipo di trasporti, è giunta dalla prefettura di Reggio Calabria alla Sala Situazioni di vertice del Comando della Squadra Aerea, il centro operativo dell’Aeronautica militare.Per il piccolo paziente è stato deciso il trasferimento immediato dall’ospedale di Reggio Calabria al Gaslini di Genova. Del trasporto si è occupato uno dei velivoli in servizio operativo 24 ore su 24. Il velivolo del 31esimo Stormo, decollato dall’aeroporto militare di Ciampino e giunto in Calabria per imbarcare il bimbo, i genitori e l’equipe medica, è ripartito alla volta di Genova dove è giunto ieri sera alle 22.30. “Intendo dare pubblico merito al Prefetto, dott. Michele di Bari ed a tutti i dirigenti e funzionari della Prefettura di Reggio Calabria, senza il cui impegno sarebbe stato impossibile curare adeguatamente, viste le gravissime condizioni, un neonato di questa città”. Lo afferma in una nota il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale. “Grazie all’Aeronautica militare e ai medici dell’ospedale ‘Gaslini’ di Genova, che hanno dato prova di grande sensibilità, il piccolino – continua Marziale – ha potuto così raggiungere durante la notte scorsa la struttura ospedaliera genovese dove gli stanno prestando le cure necessario al caso, vista l’urgenza del pericolo di vita. Ancora una volta, grazie all’efficace sinergia tra gli uffici del Garante e la Prefettura di Reggio Calabria, siamo riusciti a dare almeno un briciolo di speranza ad una giovanissima vita umana ed ai suoi familiari, dimostrando nel contempo il grande senso di solidarietà e responsabilità dello Stato e dei suoi apparati. Mi auguro – ha detto ancora Antonio Marziale – che il piccolino possa presto ritrovare la forza di reagire alle cure che gli sono prestate e torni a sorridere, con i suoi genitori e con tutti i famigliari, che pur nell’angoscia, continuano a coltivare la speranza di poterlo presto riavere nella loro casa”.