La procura di Castrovillari ha disposto il sequestro dell’area teatro dell’incidente che ha provocato 10 morti per la piena del torrente Raganello. Il provvedimento segue all’apertura dell’inchiesta che dovra’ accertare eventuali responsabilita’. Stabili sono le condizioni della bambina di 9 anni travolta dalla piena e ricoverata in Terapia Intensiva Pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma. Per la bimba – riferisce un comunicato – c’e’ il supporto respiratorio meccanico, la prognosi resta riservata.
Intanto i Sindaci di Civita, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara di Calabria e Francavilla Marittima, quattro dei Comuni attraversati dal torrente Raganello, prendono posizione sull’accaduto. “No alla ricerca di capri espiatori: va cercata la verita’”. Per rispetto del dramma patito sulla propria pelle da decine di famiglie, abbiamo sin qui inteso coltivare silenzio e rispetto. Ci dispiace constatare, non senza amarezza, che qualcuno, nonostante il ruolo istituzionale ricoperto, abbia preferito altra strada, ergendosi a giudice e allontanando da se’ ogni eventuale responsabilita’ per addossarle interamente ai Comuni”.
I Sindaci non lo citano ma è chiaro il riferimento al Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli che, in una intervista radiofonica ha sostenuto che l’allerta gialla e’ stata ignorata. L’allerta gialla prevede anche esondazioni improvvise e la Calabria, in questo senso, e’ particolarmente predisposta”.
Per Borrelli “evidentemente c’e’ stata una sottovalutazione del rischio da parte degli escursionisti che si trovavano nelle Gole del Raganello”. Un atteggiamento censurato dai primi cittadini. In un Paese in cui molte volte lo scaricabarile e’ servito solo ad individuare capri espiatori ed a tenere nascosta la verita’, crediamo sia doveroso evitare che questo schema si ripeta anche per quanto accaduto a Civita” – affermano i Sindaci. Per tutto il 2018 decine sono state le volte in cui l’allerta gialla e’ stata diramata, ma in riferimento ad ambiti territoriali il piu’ delle volte coincidenti con l’intera regione”. Peraltro, proprio in quel maledetto 20 agosto, neppure un millimetro di pioggia è caduto tra Civita e Cerchiara”. E dalla parte dei Sindaci pare schierarsi anche il capo della protezione civile regionale Carlo Tansi. Le responsabilità che le leggi attribuiscono ai Sindaci non sono sostenute da risorse finanziarie e strumentali – sottolinea Tansi – che ringrazia gli amministratori per quello che fanno a favore del sistema della protezione civile e per la sicurezza dei calabresi.