Dopo lo 0-0 del Crotone contro il Cittadella in casa avevamo scritto candidamente: missione fallita. Nel senso che non aver vinto quella gara in casa contro un avversario dimostratosi modesto, non era certo il migliore obiettivo. La sconfitta nel derby contro la Reggina rafforza oggi quel concetto grazie all’andatura da gambero. Missione fallita anche al Granillo come al Marulla (derby indigesti per i pitagorici) contro una formazione in crisi di tutto e che contro il Crotone ha saputo raccogliere gli ultimi cocci e rialzarsi dopo una crisi quasi interminabile. Partita miserrima di qualità, illuminata dalla zampata di Montalto al 21’ del primo tempo su uno strafalcione di Golemic che gli ha consegnato nei piedi la palla che l’attaccante reggino ha scaraventato in porta da 60 metri con Saro fuori causa. Ecco, la partita è tutta qui al netto dell’occasione capitata a Mulattieri e sbagliata in chiusura di primo tempo. Per il resto una gara di categoria inferiore corroborata dalla qualità delle gare che si sono disputare qualche ora prima con un Monza irrefrenabile, un Parma in crescita, una Cremonese inaspettata e un Cosenza che può imprecare alla sfortuna e all’imprecisione. Il Crotone al Granillo non ha potuto imprecare su nulla. La Reggina furbissima dopo la rete ha controllato e lo ha fatto benissimo rischiando poco, quasi zero. Da derby a derby gli amaranto dopo tre mesi tornano a vincere. È stato un Crotone invertebrato, senza personalità, senza idee, senza un elemento capace di prendere per mano la squadra e farla giocare e tirarla fuori da questa situazione. Infima la cifra tecnica di molti, specie i nuovi arrivati come Calapai, Schnegg e Cangiano, la delusione dell’errore da matita blu di Golemic e la continua confusione di Kargbo sulla fascia del fallo laterale e della linea di fondo. Chi capisce di questo sport dice che tutto si decide a marzo ma forse occorrerà rivedere anche questo limite temporale. Pareggio col Cittadella, ko a Reggio e poi Brescia allo Scida, Lecce in Salento, derby in casa contro il Cosenza e trasferta ad Ascoli. Ancora quattro gare per evitare che al primo marzo i giochi siano già fatti. Con l’Alessandria che deve ancora giocare il Crotone mantiene la terzultima posizione a 5 punti dalla zona playout e a ben 9 dalla salvezza diretta. Roba da pelle d’oca.
REGGINA 1
CROTONE 0
Marcatore Montalto al 21’ p.t.
Reggina (4-2-3-1): Turati 7; Loiacono 6,5, Cionek 6,5, Stavropoulos 6 (dal 1’ s.t. Amione 6), Di Chiara 6,5; Hetemaj 6 (dal 45’ s.t. Cortinovis s.v.), Crisetig 6; Kupisz 6,5, Ménez 6 (dal 17’ s.t. Tumminello 6), Folorunsho 6; Montalto 7,5 (dal 17’ s.t. Bianchi 5,5)
Panchina Micai, Adjapong, Aya, Franco, Giraudo, Lombardi, Denis, Galabinov Allenatore Stellone 6,5.
Crotone (3-4-2-1): Saro 5,5; Cuomo 5,5, Golemic 4 (dal 38’ s.t. Cangiano s.v.), Nedelcearu 5,5; Calapai 4,5, Estevez 5, Awua 5,5 (dal 29’ s.t. Kone 5), Sala 5 (dal 29’ s.t. Schnegg s.v.); Maric 5,5, Kargbo 4; Mulattieri 4,5 (dal 29’ s.t. Borello 5).
Panchina Festa, Tornaghi, Serpe, Mondonico, Vulic, Nicoletti, Mogos, Schirò Allenatore Modesto 5.
Arbitro Gariglio di Pinerolo 5,5