“La mia sospensione è prevista dalla legge, ma l’Amministrazione comunale, statene certi, andrà ugualmente avanti”. Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, commentando con i giornalisti la condanna per abuso d’ufficio ad un anno e 4 mesi di reclusione comminatagli dal Tribunale nel processo per l’affidamento ad un’associazione dell’immobile dell’ex Hotel Miramare. “Per quanto riguarda la sentenza, in merito alla quale aspettiamo di leggere le motivazioni – ha aggiunto Falcomatà – mi pare che il Tribunale abbia dato credito alla tesi della Procura per ciò che concerne il primo capo di imputazione riguardante l’abuso d’ufficio e abbia dato ragione a noi, invece, per quanto riguarda il secondo capo di imputazione riguardo l’ipotesi di falso che veniva contestata”. “Sono stati sette anni molto duri. Adesso – ha detto ancora il sindaco -torniamo a casa, riabbracciamo le nostre famiglie e stiamo più tranquilli. Di certo, contro la sentenza, faremo ricorso in appello ma anche altro. Ci sono altri strumenti che potrebbero incidere sulla mia sospensione. C’è già un ricorso, per esempio, presentato alla Consulta sulla costituzionalità della legge Severino. In ogni caso, faremo tutto quello che è necessario e che è possibile in base all’ordinamento. Siamo tranquilli e andiamo avanti”.