Incentivi a medici, operatori socio sanitari, insegnanti, imprenditori agricoli e forestali che lavorano in montagna, aumento della copertura per l’accesso ad internet in banda ultralarga e telefonia mobile. Dopo trent’anni ha avuto l’ok dal Consiglio dei ministri il nuovo disegno di legge per lo sviluppo e la valorizzazione delle ‘terre alte’, con l’intento di contrastare lo spopolamento della montagna italiana, favorire lo sviluppo economico e la ripresa di quei territori e ridurre le condizioni di svantaggio dei Comuni montani. “Si tratta di un provvedimento coerente con gli sforzi del nostro esecutivo per ricucire il Paese e ridurre i divari esistenti” spiega il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini. Sul fronte scolastico sono previste “misure di agevolazione e premialità” per gli insegnanti che prestano servizio nelle aree montane mentre ulteriori forme di incentivazione saranno introdotte a favore dei medici e degli operatori socio sanitari che prestano la propria attività lavorativa nei Comuni di quei territori. La partita per il rilancio si gioca anche sullo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi: è per questo che l’obiettivo è di ampliare la copertura dell’accesso ad internet in banda ultralarga e gli interventi per garantire la telefonia mobile un po’ ovunque. In generale, tutti gli investimenti in questi territori saranno agevolati da una serie di provvedimenti come il credito di imposta per gli imprenditori agricoli e forestali che esercitano la propria attività nei Comuni montani e misure fiscali di favore per i giovani con meno di 36 anni che avviano una propria impresa in montagna. Contro lo spopolamento viene introdotta la misura ‘io resto in montagna’, che prevede detrazioni sul mutuo per chi, con meno di 41 anni, acquista una prima casa in un Comune montano.