“A Trame sono stato in passato e sono contento sia di tornare sia che prosegua con altri progetti nel corso dell’anno”. Cosi Pierfrancesco Diliberto, PIF, a margine della presentazione del suo libro “…che Dio perdona a tutti” (Feltrinelli Editore) a Lamezia Terme. “Facevo fatica a vedermi scrittore – continua – poi ho scritto un libro partendo da in soggetto di un film che è una cosa che ho vissuto io e cioè quella di rendermi conto in età adulta che nonostante mi dichiarassi cattolico e cristiano non praticavo nulla né di cristiano né di cattolico e quindi son passato al gruppo misto degli agnostici. Ci sono professori di religione che usano il libro nel corso di religione e di catechismo – dice PIf – ma il libro non ha nessuna pretesa, è fieramente leggero, non lo metterei accanto a quello di Papa Ratzinger sulla teologia. Parla della fede come se ne può parlare liberamente a cena e credo che abbia funzionato per questo. Si pone delle domande è una storia divertente che si inserisce a pieno titolo nella tradizione della commedia italiana più trascinante e intelligente. Un romanzo che tocca in profondità temi importanti del nostro tempo”. E alla domanda sulla versione strumentale della fede, visto che ultimamente si sono visti sventolare dei rosari e invocare la Madonna, alla luce delle critiche della Cei che si è espressa su ciò PIF risponde: “ Quando ho sentito questo ho pensato, se anche io prego la Madonna per far vincere un altro politico, cosa fa la Madonna ? Fa vincere chi prega di più? Chi usa preghiere più raffinate? Non credo nei miracoli.”