Quarto pareggio di fila e primo 0-0 della stagione in trasferta per un Crotone che ad Andria non si preoccupa tanto del risultato ma soprattutto di tenere alta l’attenzione per tutti i componenti della rosa. Il tutto in funzione dei playoff che il Crotone giocherà una volta che il campionato avrà esaurito l’ultima giornata. Con questo pareggio il Crotone aggiunge un altro punto in più sulle terze totalizzando 15 punti di vantaggio ma a sette gare dalla fine ora deve pensare di chiudere bene la stagione e soprattutto di non steccarne nemmeno una, soprattutto quelle casalinghe. Perché arrivare secondi è importante come testa di serie in ottica spareggi. E se ad Andria il Crotone con un corposo turnover alla fine avrebbe meritato senza dubbio anche di segnare almeno un gol, è anche vero però che le disattenzioni possono costare care come quella in pieno recupero quando Micovschi ha letteralmente gettato alle ortiche una palla ghiottissima per la sua squadra che a quel punto avrebbe voluto dire sicuramente vittoria per l’Andria. Zauli ha continuato nel suo progetto di nuovo modulo, con la difesa a tre ma senza Gigliotti e Cuomo, centrocampo orfano di Vitale e D’Errico e in attacco spazio a Pannitteri e Cernigoi e solo panchina per i due bomber. Rotazioni annunciate e giustificate perché domenica si ritorna in campo contro la Viterbese e puntare alla vittoria è l’imperativo categorico magari mettendo il massimo delle potenzialità perché giocare sul perfetto tappeto dello Scida non è come giocare ad Andria con tutto il rispetto. La terza fase di questa stagione è iniziata e la società dovrà gestirla nel massimo delle potenzialità in vista dei playoff. Quindi giusto far rifiatare chi ha giocato troppo, giusto proteggere i calciatori più talentuosi da partite su terreni improponibili con l’alto rischio di infortuni e giusto provare ad arrivare a giocare i playoff al massimo delle potenzialità.