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Crotone
Novembre,18,2024

Paradiso e inferno in 90 minuti. Il Crotone scappa ma la ripresa è da incubo. Il Cerignola segna 4 gol

E tre. Dopo la dolorosa rimonta del Foggia nel playoff (che ha buttato fuori i rossoblù dalla corsa promozione), quella imprevista a Benevento nel girone di andata ecco quella di Cerignola in quello di ritorno. Per usare le parole di Rino Gattuso dopo il gol del 2-2 di Pigliacelli in un Benevento – Milan, era meglio una coltellata. Anzi tre! Provocazione, chiaro, ma certi risultati fanno ancora più male. Lo avevamo già scritto dopo il rovinoso capitombolo del Vigorito: Crotone avanti 2-0 e rimontato 2-3. Ma perchè? E la stessa domanda la rifacciamo dopo aver visto il secondo tempo di Cerignola: ma perchè? Cosa è successo nello spogliatoio nell’intervallo? Forse meglio dire: come è tornato in campo la formazione rossoblù?  Perchè il Crotone ha cominciato a naufragare al 66′ quando la difesa ha iniziato ad avere la vista offuscata. Nel primo tempo tutto è andato per il verso giusto. Squadra compatta, giuste distanze tra i reparti, la difesa quasi mai in sofferenza e portiere poco impegnato. Il contrario dalle parti del Cerignola: difficoltà nel controllo della partita, contro gli attaccanti e confusione in difesa come in occasione del gol dell’1-0 maturato su un autorete. Poi D’Ursi di testa ha messo in rete il secondo gol e il riposo. Che però è stato fatale. Tisci scompagina la sua squadra e, perso per perso, fa all in. Ne cambia tre, compreso il portiere, e la gara ha un sussulto. Il Crotone di contro perde certezze e dà inizio una seconda gara da incubo. Centrocampo senza certezze con Felippe che perde riferimenti e compagni; Vitale rimane sempre anonimo come anche nel primo tempo. Scompare il palleggio in casa Crotone e iniziano le verticalizzazioni profonde dei pugliesi. Difesa mai impegnata nel primo tempo ma che fa vedere subito le crepe: Altobelli non calcola bene una verticalizzazione, fa rimbalzare la palla che diventa preda del veloce Malcore che infila Dini in disperata uscita. È l’inizio della fine per il Crotone che crolla sotto tutti i punti di vista: avanti, dietro e anche in panchina. Nel senso che i cambi non danno i risultati sperati, dietro gli errori aumentano e in attacco spariscono Tumminello e Gomez. Il Cerignola prende letteralmente a pallonate la difesa del Crotone che non sa come difendersi e in men che non si dica prima il pareggio e poi il sorpasso sono cose fatte. Il nervosismo s’impossessa anche di Zauli che vede il rosso dell’arbitro mentre nell’area di rigore del Crotone festeggia a caviale e champagne D’Andrea che segna tre gol. Partita bruttissima dirà Zauli ai microfoni, la più brutta di sempre. Sempre che sia davvero l’ultima caro mister perchè Foggia, Benevento e adesso Cerignola si cancellano solo con una promozione. E al momento questo desiderio è distante anni luce.

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