“Adesso basta, lo picchio e non lo faccio più tornare a casa”. È questo un sms ricevuto dalla moglie della vittima Giovanni Lucante, dal presunto killer Giovanni Voce nel pomeriggio della sua scomparsa. A riportarlo l’edizione cartacea de Il Quotidiano del Sud di stamane, che confermerebbe il movente passionale dell’omicidio, in località Anastasia, a Scandale. Lucante fu ucciso a colpi d’ascia da Giovanni Voce, con il suo corpo che venne ritrovato il 18 gennaio. Nel giorno del delitto la moglie della vittima avrebbe ricevuto un sms dallo stesso Voce, con cui intratteneva una relazione nota a tutti: “Adesso basta, lo picchio e non lo faccio più tornare a casa”. E così è stato, con il giovane che a casa non è più tornato. I rapporti tra Lucante e Voce, nonostante le tensioni, non si erano mai interrotti, con la situazione che era precipitata, come confermato dalla moglie della vittima, a seguito dell’interruzione della storia tra i due amanti. Fatto ancora più inquietante, il presunto assassino aveva iniziato a pedinare la donna e pretendere da lei che gli comunicasse ogni suo spostamento. Il 17 gennaio, durante una telefonata Voce ordinò che lasciasse aperta la conversazione. Rincasata, la stessa avrebbe avuto un diverbio con il marito che pretendeva un rapporto sessuale. Al suo rifiuto, Lucante l’avrebbe accusata di sottrarsi in virtù della relazione con Voce. Da qui Voce avrebbe inviato il messaggio minatorio. Il proseguo è una possibile lite dai toni forti, con Lucante lasciato senza vita in un campo di località Sant’Anastasia, colpito più volte con un’ascia.