“E’ evidente – ha detto il presidente della Giunta regionale- che chi tenta di contrastare questo percorso si sente orfano della vecchia Regione”. Si è concluso stamani il tour che il presidente della Regione Mario Oliverio, ha svolto, in questo fine settimana, nell’area centrale della Calabria. Il presidente Oliverio si è cimentato in una sorta di confronto itinerante per riflettere insieme a molti operatori economici, associazioni e rappresentanti dei territori sulla attuale condizione della nostra regione. “Abbiamo ereditato – ha continuato Oliverio – una situazione disastrosa e abbiamo invertito la rotta. Siamo partiti con gli stivali nel fango. Abbiamo avviato un’opera di bonifica e di trasparenza guidati dalla bussola della legalità. Abbiamo messo in discussione interessi e scardinato assetti di potere consolidati nel corso di decenni non senza difficoltà e resistenze. Abbiamo lavorato per l’affermazione dei diritti e per cancellare la pratica della discrezionalità nell’uso delle risorse. Abbiamo invertito il trend negli indicatori economici e sociali. Abbiamo messo la Calabria sul binario della crescita anche se c’è tanta strada da fare. Questo lavoro non si deve fermare. Questa è la mia unica preoccupazione, che va ben oltre le prospettive personali. La Calabria prima di tutto”. Ed a proposito della candidatura alle prossime elezioni regionali, Oliverio ha tenuto a ribadire quanto ha affermato a Tropea, a margine del convegno sul Codice Carratelli :”Ho dato – ha ribadito Oliverio – la mia disponibilità a scendere in campo per proseguire l’impegno e portare a compimento un ciclo di governo che in questi anni è stato finalizzato a tirare la Calabria fuori dalla palude. Nessuno poteva immaginare che la crisi strutturale calabrese si potesse risolvere con un semplice colpo di bacchetta magica. Oggi, possiamo dire di aver messo la Calabria sul binario giusto, sulla direttrice per il futuro. Un’opera di siffatta portata non poteva essere fatta con un colpo magico in una breve stagione. È un lavoro arduo che deve necessariamente essere proseguito e deve ancora vincere forti resistenze. È evidente che chi tenta di contrastare questo percorso si sente orfano della vecchia Regione. La scelta è quella di camminare lungo questa direttrice o favorire un ritorno all’indietro. Ribadisco proprio per questo che non c’è alcun problema di tipo personale. Se ci dovessero essere altre candidature si mettano in campo e saranno valutate. Ad oggi abbiamo visto manifestarsi solo una lotta di potere dalla quale non emergono né idee e proposte di governo né tanto meno nomi di candidature alternative. Anche l’eventuale ricorso alle primarie non può essere inteso in una accezione divisiva ma da utilizzare come la sottoscrizione di un patto di lealtà e l’assunzione del vincolo di appartenenza verso la coalizione. Oltretutto, qui in Calabria, se lo si vuole, si può ricorrere all’istituto normato per legge a sicura garanzia di un corretto svolgimento delle primarie. Al gruppo dirigente nazionale del PD -ha concluso il presidente della Giunta regionale-chiedo lealtà e rispetto”.