“Rispondendo ad una interrogazione del sottoscritto in ordine al mancato insediamento dell’Osservatorio sulla violenza di genere e sullo stato di altre eventuali iniziative mirate, il presidente Oliverio in occasione dell’ultima seduta del Consiglio regionale, ha fornito rassicurazioni sull’impegno di sostenere tale organismo il cui ruolo è prezioso nel contrasto ai maltrattamenti e alle vessazioni nei confronti delle donne. Il presidente Irto, peraltro da parte sua, ha garantito l’imminenza dell’insediamento e la sua funzionalità”. E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale Alessandro Nicolò che ricorda come “l’Osservatorio discenda dalla legge regionale n. 38 del 2016 di cui fui cofirmatario. Provvedimento che venne approvato all’unanimità dall’Assemblea quale segnale di maturità politica ed istituzionale bipartisan rispetto a scelte che devono divenire patrimonio collettivo”. “Uno strumento importante – sottolinea l’esponente politico – che contribuirà a rendere il contrasto alla violenza di genere più efficace e risolutivo, attraverso un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica ed una cultura del reciproco rispetto tra i sessi, divenute preminenti rispetto ad una subcultura che offende la dignità e l’individualità delle donne”. “Sempre più allarmante – prosegue – la portata del fenomeno, celato spesso dietro un’apparente normalità, che è motivo di allerta per tutte le agenzie sociali chiamate ad attivare le azioni adeguate per combattere una piaga che è trasversale ed indipendente da: livello culturale, condizioni economiche e professione. In questo contesto, l’Osservatorio può svolgere un’opera pregevole in termini di monitoraggio e promozione, in virtù della necessità di realizzare una progettualità mirata alla prevenzione sotto forma di educazione rivolta alle persone che si macchiano di condotte di violenza e di maltrattamenti”. Secondo Alessandro Nicolò: L’Osservatorio potrà dare le giuste risposte, analizzando e studiando, in maniera costante e sistematica, tutti gli episodi di violenza perpetrati nei confronti del mondo femminile, grazie al ricorso alle competenze necessarie per aumentare il livello di vigilanza e reattività sia rispetto a condotte penalmente rilevanti che a comportamenti borderline ma comunque subdoli e potenzialmente pericolosi. Un altro versante d’impegno è rappresentato dalla promozione di protocolli d’intesa gratuiti tra soggetti istituzionali e del volontariato, accanto ad iniziative volte a facilitare la raccolta delle denunce e a fornire assistenza e sostegno alle vittime della violenza in tutte le fasi susseguenti al verificarsi degli episodi”. “Sarà tra l’altro – conclude – strumento di raccordo tra Regione, Stato, Centri antiviolenza e tutti gli altri soggetti, individuali e collettivi che si prodigano spesso con sacrifici e dedizione nel fornire in Calabria il loro contributo per prevenire o far venire alla luce prepotenze e soprusi che spesso rimangono celati”.