La Fondazione Trame e l’Associazione Antiracket Lamezia ALA, insieme ai familiari delle vittime, hanno depositato alla Procura di Catanzaro, un’istanza per la riapertura delle indagini sull’uccisone di due netturbini avvenuta a Lamezia terme nel 1991. La richiesta segue l’appello lanciato in occasione del trentennale dell’uccisione di Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, vittime innocenti di ‘ndrangheta. Un’esigenza sentita ancora oggi dalla comunità lametina che ha deciso di sostenere la riapertura delle indagini attraverso la sottoscrizione di una
petizione online (500 le firme già raccolte).
“La strage senza giustizia – recita l’appello – rappresenta un attacco alla Città, un colpo alla democrazia mai affrontato: il 24 maggio 1991 sono vittime due giovani lavoratori innocenti, il 24 maggio le vittime sono tutti i lametini, schiacciati dall’indolenza e dall’ignavia che hanno consentito, dal ’91 ad oggi, la corruzione e il malaffare sul nostro territorio. Ci rivolgiamo quindi alla Città affinché questa battaglia per la verità diventi patrimonio di tutti”.