Una pioggia di proiettili sparati per uccidere, un agguato in puro stile mafioso nel giorno di Natale. È morto così mentre tornava a casa nella sua auto, nel centro storico di Pesaro, Marcello Bruzzese, fratello del pentito di ‘ndrangheta Girolamo. Secondo le prime ricostruzioni, attorno alle 18.30 i killer, con con i volti coperti da cappelli e sciarpe, lo hanno atteso nei pressi di casa sua, in via Bovio. Pazienti, avrebbero aspettato che la sua auto rallentasse per entrare in garage, poi gli hanno sparato decine di colpi con una pistola automatica calibro 9. Gli assassini sono poi scappati a piedi lungo le strette vie del centro storico di Pesaro. Sul posto, per coordinare le indagini, ci sono i pm Fabrizio Giovanni Narbone e Maria Letizia Fucci. Non era a Pesaro da circa tre anni per scelta, ma perché sottoposto a uno speciale programma di protezione: abitava con la famiglia in una casa pagata dal ministero dell’Interno, notizia questa trapelata nella notte particolarmente inquietante e misteriosa. In genere, infatti, chi è sottoposto a un programma di protezione entra in un regime di totale segretezza.