È stato arrestato all’alba di questa mattina, dopo 5 anni di latitanza, Nicola Assisi, 61anni, di Grimaldi, ma residente da molti anni a San Giusto Canavese (Torino), ritenuto uno dei più grandi trafficanti di cocaina al servizio della ‘ndrangheta. Le manette sono scattate a Praia Grande, in Brasile, dove la polizia federale ha concluso un indagine condotta in cooperazione internazionale con i carabinieri di Torino, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia. Nello stesso alloggio è stato arrestato anche il figlio Patrick, 36 anni, originario di Chivasso (Torino), accusato come il padre di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Entrambi erano nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi e Nicola deve scontare una pena definitiva di circa 14 anni. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 2 pistole, 1 chilo di cocaina e un macchinario per riprodurre sigilli per container. La lussuosa villa del boss del narcotraffico, a San Giusto Canavese, era stata confiscata nel 2011 e nel giardino erano stati ritrovati 4 milioni di euro. Un anno fa qualcuno tentò di farla saltare in aria con due bombole di gas collegate a un innesco, ma fortunatamente i danni furono limitati. L’immobile è rimasto inutilizzato per anni e anche l’ex procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, aveva sollecitato l’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati a includerlo in un progetto di riutilizzo sociale. Poche settimane fa il Ministero dell’Interno ha fatto sapere che la villa potrebbe finalmente essere assegnata alla Città Metropolitana.