Sono 22.167 i migranti giunti in Italia irregolarmente dall’inizio di quest’anno: una cifra ben inferiore (-80,55%) rispetto allo stesso periodo del 2017, quando il loro numero raggiungeva le 113.970 unità. Sono i dati, aggiornati al 5 novembre scorso, illustrati da Massimo Bontempi, direttore della Direzione centrale immigrazione e Polizia delle frontiere, durante il convegno organizzato dal Garante nazionale dei detenuti e delle persone private della libertà personale per fare il punto su 2 anni di monitoraggi di rimpatri forzati. Una “caduta verticale” quella del numero degli arrivi in Italia, ha rilevato Bontempi, iniziata dalla fine dello scorso anno e consolidatasi all’inizio del 2018. Negli arrivi, il numero più consistente registrato nel 2018 riguarda i tunisini (4.827) mentre nel novembre dell’anno scorso tale ‘primato’ riguardava i nigeriani (18.158). Dal primo gennaio al 4 novembre 2018, inoltre, gli stranieri rintracciati “in posizione irregolare” sono stati 28.659, di cui 13.572 allontanati dal territorio nazionale, 6.820 respinti alla frontiera, 1.429 stranieri riammessi nel Paese di provenienza, 5.323 rimpatriati. Le operazioni di rimpatrio, infine, sono state nel 2018 (al 4 novembre scorso) 1.100, di cui 63 con voli charter e l’intervento di 7.261 operatori: gli stranieri rimpatriati forzatamente sono stati 2.945.